Al Consiglio d’Europa - Comitato dei Ministri

E per conoscenza:

Al Comitato Europeo per la Prevenzione delle Torture e dei trattamenti inumani e degradanti

            All’Avv. Vittorio Trupiano

Alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

Al Gruppo Socialista presso il Parlamento Europeo

 

Oggetto: Rapporto finale Commissione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo n°33286/96 del 9.9.1998 e decisioni successive del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

Riferimento: Mie denunce di torture subite a partire dal periodo successivo alla decisione n.30 del 19.2.2002 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

 

Signori,

Informato dall’avvocato Trupiano dei Vs. continui rinvii sulla decisione finale sul mio caso,

Esprimo

il mio sdegno per il comportamento del Governo Italiano che,

anziché farsi carico di sollecitare la verifica delle mie denunce alle Procure di Biella, Spoleto, Sulmona, Livorno,

[località di carceri ove ho subito e subisco (Spoleto) la tortura del “controllo mentale totale-MK Ultra” di fabbricazione USA (e sperimentazione della CIA sin dal 1991), almeno sin dal maggio 2002 per quanto io mi sia reso conto che sin dal 10 gennaio 1996 mi sono state installate delle trasmittenti sottocutanee (attivazione avvenuta quasi certamente pochi giorni dopo da parte di una “psicologa” mandata dal Ministero attraverso uno scatolino elettronico che teneva in mano e che non era né un cercapersone né un registratore per sua stessa dichiarazione), allorquando capo del governo era Dini, che si dimise il giorno dopo 11.1.1996,  capo dello SCOP della Polizia Penitenziaria era Ragosa attuale capo del DAP, e i posti di ministro della giustizia e di direttore del DAP erano vacanti (operazione chirurgica effettuata al CTO di Torino in stato di detenzione nelle carceri di Novara –direttore dr.Fragomeni- e Torino –vicedirettore dr.Mazzini)],

continua

a prendere tempo con false illazioni ed assurdi motivi di “sicurezza” presso la Vs. Sede Ill.ma onde evitare di dover adottare le “necessarie misure atte” a permettermi la revisione processuale già dichiarata necessaria dal Vs. Consiglio d’Europa, probabilmente sfruttando non casuali “veline” e “informative” dei servizi segreti a cui è stata delegata la funzione di torturarmi onde chiedere i benefici carcerari della liberazione anticipata, della liberazione condizionale o della grazia, cosa che rifiuto ovviamente essendo in attesa di processo e quindi di un annullamento della sentenza a mio carico,

ed inoltre tace

sulle torture che sto denunciando operando invece per il loro affossamento come nel caso delle querele presentate nel 2003 alla Procura Generale della Repubblica di Torino guidata dal dr.Caselli da me denunciato in quanto già capo del DAP assieme a molte altre personalità compreso il ministro Castelli della Giustizia e tutti i ministri della Giustizia e capi del DAP dal 1996 in poi.

di conseguenza

Invito Lor Signori a non tenere in alcun conto eventuali false giustificazioni “allarmistiche” sulla mia persona utili a prendere tempo e ad impedire la decisione finale sul mio caso che metterebbe in imbarazzo il Parlamento italiano che sta approvando la nuova legge di revisione dei casi giudiziari cassati dalla CEDU con l’esclusione dei reati di “terrorismo” e mafia, per cui io, che sono sinora l’unico a poterne usufruire in Italia, non avrò questo nuovo processo e dovrò subire in eterno l’ingiustizia del carcere e delle torture che mi sono inflitte perché continuerò a protrarre con inevitabili nuove proteste anche gravi come quelle per le quali sarò processato a Biella, Livorno e Bologna (riferite al 2002) questa carcerazione infamissima.

Paolo Dorigo militante comunista prigioniero e sequestrato politico www.PaoloDorigo.it