13 ott 2005, 10:44:53

[laconscience]

 

SAMIR ODEH
Martedì 11 ottobre 2005 ricorre l’XI anniversario della morte di Samir Odeh, devoto marito, padre, e combattente della liberazione nazionale Palestinese.
Samir iniziò la sua militanza ed organizzazione attorno alla sua città natale di Lifta, vicino ad Al Quds nei territori occupati della storica Palestina.
Lifta è significativamente uno dei primi villaggi etnici cancellati dai sionisti nel 1947-1948.
Giunse negli USA come studente nei primi anni ’70, frequentando gli studi ed organizzando altri studenti di altri paesi e nati in America, al Loop College di Chicago, ora chiamato Harold Washington College. Un dirigente carismatico e Forte, il suo lavoro fu finalizzato a costituire il Centro della Comunità Araba (ACC) a Chicago negli ultimi anni ’70. Questa istituzione divenne il luogo centrale per gli Arabi nella grande metropoli di Chicago, attraendo famiglie da ogni diverso paese Arabo e provvedendo ad uno spazio politico non settario per i nuovi immigrati Arabi e per gli Arabi Americani.
Samir spese molti dei suoi 80 anni come un membro del comitato esecutivo del ACC, coordinando il suo lavoro di solidarietà con la Palestina e continuando ad aiutare l’organizzazione di studenti membri della comunità maschile adulta, così come supportando il lavoro e la direzione delle donne Palestinesi e dei loro comitati.
Al tempo, la ACC, e Samir ne era uno dei più popolari rappresentanti, era un dirigente internazionale nel movimento di solidarietà Palestinese, riuscendo a realizzare conferenze e riunioni di formazione, mobilitando dimostrazioni locali e nazionali, organizzando delegazioni verso la Palestina, e provvedendo all’aiuto umanitario per le vittime Palestinesi dell’Apartheid israeliano.
Egli ha anche aiutato ad istituire una scuola all’ACC, dove gli Arabi Americani imparavano la storia e la geografia Palestinese ed Araba, il linguaggio Arabo, le arti Arabe e la cultura araba.
Samur era impegnato nello stabilire rapporti con altre nazionalità oppresse e con Istituzioni di Chicago, come il Centro Culturale Porto Rico, l’Afro-Americani Push Operation, la comunità Nativa Americana, il Centro Messicani-Americani senza frontiere, la comunità Asiatica, ed altri.  Queste alleanze condussero al più eccitante lavoro nella
storia della comunità Palestinese di Chicago, come il rafforzamento della reputazione della ACC in quanto combattente per la giustizia nazionale e sociale lungo tutta Chicago e nel resto del paese. E, come istanza della gente comune, basato sull’attivismo e sull’organizzazione della comunità Palestinese, Samir aiutò a costituire il Comitato di Solidarietà Palestinese (PSC), che divenne una organizzazione nazionale di sostegno dei non-Palestinesi per l’autodeterminazione Palestinese.
Dato che gli eventi dei primi anni ’90 in Iraq e Palestina causarono una crisi nel mondo Arabo, le condizioni per gli attivisti e gli organizzatori a Chicago erano diventate molto difficili. E, ciononostante, Samir e l’ACC, furono in prima fila nel movimento anti-guerra durante la prima Guerra del Golfo, cambiando le condizioni demografiche e 
politiche dirette a ristrutturare la comunità organizzata Palestinese ed Araba e comprendendo che c’era una necessità di massa locale che doveva trovare risposta.
Questo lavoro di direzione di Samir nella fondazione del Contributo Giovanile del Sud-ovest e nella facilitazione delle discussioni iniziali che infine portarono alla costituzione del Network di Azione Arabo-Americano.
Nell’ottobre 1994, Samir fu capace di tornare fino a casa in Palestina per la prima volta in vent’anni. Egli era con i suoi figli, e potè portarli a conoscere la loro grande madre, e la storia dei loro padri e della loro infanzia, nella terra che amava. Ma un giorno dopo che giunse ad Al Quds, soffì di un forte attacco al cuore e morì istantaneamente. Migliaia di Palestinesi marciarono al suo funerale, e migliaia ancora lo commemorarono a Chicago.
Samir era un utopista rispettato da tutti quelli che lo conoscevano, un uomo che portava la sua identità Araba-Palestinese sulla sua faccia scura, di carattere caloroso, e voce baritonale. Era sensibile e buono, e inflessibile nella sua difesa dei Palestinesi e di tutte le altre comunità oppresse. Dal sindaco di Chicago Harold Washington al dirigente Algerino Ahmad Ben Bella all’ACC, intervenendo nei problemi delle bande locali e delle tensioni Neri/Arabi, Samir era uno straordinario organizzatore che era disponibile ad aiutare la gente di tutte le classi sociali, delle diverse nazionalità e fedi religiose. Il suo lavoro, e il lavoro del ACC, è un modello per la solidarietà Palestinese organizzata negli USA, ed egli promosse la partecipazione di studenti, donne, giovani, immigrati, e lavoratori, nella direzione del movimento, costituendo una organizzazione militante che era fortemente rappresentativa di tutti i settori sociali Palestinesi. La maggior parte dei Palestinesi ed Arabi impegnatisi nell’attivismo e nell’organizzazione a Chicago oggi hanno un debito di gratitudine alla sua grazia, alla sua passione, e stile, ma soprattutto al suo impegno rivoluzionario per cambiare il mondo.
Egli era un amico stretto della mia stessa famiglia, ed io ricordo sempre le lunghe nottate insieme, alla sua famiglia, ai suoi colleghi, a lui, passate a casa dei miei familiari, nel mezzo del fumo delle sigarette, ed offrendo analisi politiche altamente approfondite ed organizzando strategie.
A Samir è sopravvissuta una bellissima famiglia –sua moglie, Camilia, è l’attuale Direttore Esecutivo del Contributo Giovanile del Sud-ovest e un dirigente organizzativo (…); sua sorella Leena, studente di college in Minnesota al secondo anno; e suo figlio Ferris, uno studente delle scuole superiori alla Morgan Park Academy di Chicago. Ci mancano tutti, e pensiamo loro spesso. Egli avrebbe voluto che noi continuassimo il suo lavoro.
 
Hatem Abudayyeh
Executive Director,
Arab American Action Network--Chicago