ASSOCIAZIONE VITTIME ARMI ELETTRONICHE – MENTALI – 5-4-2006

 

Sorta nel 2005, dopo 3 anni di lotte in carcere e denunce di Paolo Dorigo in relazione alla tortura che subisce con l’utilizzo di tecnologie avanzate e strumenti invasivi appostigli in una operazione chirurgica, lotte pubblicamente espresse e sostenute da ampi settori del movimento proletario, comunista e rivoluzionario in Italia e non solo in Italia, è sorta questa Associazione, che oggi conta oltre 15 adesioni, di cittadini italiani nemmeno pregiudicati, che sono permanentemente fatti oggetto di sperimentazioni e torture uditive e psicfisiche attuate anche con armi agli ultrasuoni e psicotroniche.

 

Nonostante una certa attività propagandistica, tesa anche a denunciare come questi strumenti non siano in realtà poi tanto eccezionali nelle carceri italiane, nei manicomi e in altre istituzioni totali, da parte dei mass media non vi è stato un grande riscontro a queste denunce di fatti che violano apertamente ogni legge e convenzione internazionale in materia di diritti dell’Uomo e della Donna, sia molti articoli della Costituzione italiana sorta dopo la nascita della Repubblica a seguito sia della Resistenza che del referendum anti-monarchico del 1946.

 

L’utilizzo di questi strumenti, apparentemente “limitato”, è in realtà nei programmi dei padroni, e non solo per robot produttivi, ma per una schiavizzazione dell’intera società.

 

Inoltre vi è un certo uso da parte di importanti centri sanitari privati e/o specializzati, di elettrodi per la cura della vista, della schizofrenia, delle epilessie, e non viene comunicato in realtà nemmeno ai pazienti il rischio che si corre di venire “intercettati” e “disturbati” grazie alla presenza di fonti di ricetrasmissione elettromagnetica, per quanto apparentemente inerenti solo la scatola cranica.

 

Vi sono poi denunce di armi biologiche in grado non solo di compromettere lo stato complessivo di salute della persona (malattie del sangue), ma anche di generare fenomeni di alterazione del metabolismo.

 

L’uso poi di protesi al titanio crea problemi di altro genere, ma molto dolorosi, alle persone elettrosensibili.

 

In Italia oltre alla nostra associazione possiamo elencare l’Associazione contro gli abusi (Aisjca) che si occupa di microchip sottocutanei, e l’Associazione persone elettrosensibili.

 

Il libro LA TORTURA NEL BEL PAESE edito da Malatempora, è stato realizzato dal compagno Romano Nobile in collaborazione con la nostra Associazione, e documenta parzialmente due dei nostri 18 casi, oltre a documentare dettagliatamente questo tipo di trattamenti.

 

È stato presentato a Roma il 22 marzo e sarà presentato tra l’altro nelle prossime settimane, a RAVENNA il 14 aprile alle ore 20,30 alla libreria Feltrinelli, e a MARGHERA il 22 aprile.

 

Associazione Vittime armi elettroniche-mentali

info@associazionevittimearmielettroniche-mentali.org

www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org

334-3657064 -  C.P. 101 MIRA VE