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ASSEMBLEA A ROMA AL LABORATORIO RIVOLUZIONARIO OCCUPATO GATTO SELVAGGIO A TORPIGNATTARA DI PRESENTAZIONE DOSSIER A.V.a.e.-m. 28 aprile 2006

 

presenti:    Introduzione del compagno Antonio del Comitato contro il carcere e la repressione di Viterbo

Intervento del compagno P.Dorigo per il S.R.P. e la A.V.a.e.-m.

Presente in compagno M.Bassetti della A.V.a.e.-m.

Intervento tra gli altri tra i presenti della compagna Marilù della B.A.S.

 

Presenti oltre 40 compagne/i, la assemblea è stata filmata in video dai compagni di AUTONOMIA OPERAIA curatori della stessa. I compagni/e avevano preparato una locandina a tat-ze-bao per l’iniziativa. Nei locali ove si è svolta l’assemblea si notavano le fotografie dello stato di villa Berta prima e dopo l’occupazione, dal degrado più assoluto agli spazi aperti ed igienici dei locali.

Dopo la assemblea, durata oltre 2 ore, c’è stata una calorosa e solidale cena nei locali del centro occupato e riaperto al quartiere dai compagni/e.

Durante la iniziativa

 

L’intervento del compagno Paolo ha spiegato sia gli aspetti giuridici e politici della vicenda di Aviano sia le torture iniziate esplicitamente e permanentemente a partire dal maggio 2002, sia la necessità di unirsi in lotte comuni ed iniziative stabili contro le torture tecnologiche e carcerarie.

Dai compagni/e presenti ci sono stati vari interventi e domande e disponibilità ad iniziative successive ed al Coordinamento di Lotta che si è proposto a Marghera e Spoleto.

Una domanda ha riguardato la politica del SRP durante la lotta di sciopero della fame in carcere, al compagno, Paolo ha risposto che effettivamente la scelta del SRP è dipesa da una valutazione che gli è stata ampiamente spiegata una volta concessi i domiciliari, secondo cui una campagna impostata prevalentemente sulla tortura in assenza delle attuali prove, sarebbe stata nociva e probabilmente non avrebbe conseguito il risultato di strappare Paolo alla morte da tortura in carcere.

Dalla compagna Marilù un lungo intervento sulle politiche psichiatriche carcerarie a Pisa e Livorno ed in Toscana, sulla vicenda del compagno Pasquale Maria Valitutti salvato dalla morte mentre era a Montelupo da un professore padre di un altro prigioniero, negli anni ’70, e su alcuni aspetti delle lettere che le aveva scritto da Biella, Marco Camenisch, prima di essere trasferito in Svizzera dopo il fine pena in Italia.

Paolo durante i suoi interventi ha anche ampiamente spiegato come i tentativi di diffamarlo (“pazzoide”) nel mentre veniva anche gravemente attaccato sui media (soprattutto, dopo la prima fase istruttoria, dal 1999 in poi, su varie “indagini”) attuati dal potere e quelli di sminuire la lotta sulla tortura e deviarla siano stati attuati dalla sinistra istituzionale prima della sua scarcerazione ma che una volta agli arresti domiciliari (25 marzo 2006) in realtà le stesse persone della sinistra istituzionale man mano che le prove venivano alla luce, si defilavano, sino a negargli la lista di indirizzi e-mail diffusi sotto la dicitura “paolodorigolibero” nel 2004-2005 !!!

L’intervento della compagna Vittoria di Viterbo ha spiegato come lei e i suoi compagni siano passati dalla iniziale incredulità per le prime denunce in tal senso di Paolo (2002) alla consapevolezza della intera questione e della veridicità delle sue denunce.

 

Dopo l’assemblea a Paolo sono stati comunicati:

un altro caso in Roma di controllo mentale ad una giovane donna;

una proposta di un nosocomio romano (pare il policlinico) che avrebbe proposto a due gemelle di farsi inserire delle protesi sottocutanee per studiarne l’ “empatia”, per 300 € al giorno, ma le due gemelle in questione avrebbero rifiutato.

 

E’ stata data disponibilità per un’altra iniziativa sempre a Roma e per il futuro Coordinamento.

 

Sempre a Roma abbiamo avuto disponibilità espressa dai compagni del centro sociale ex-Snia per un’altra iniziativa.

Sono state diffuse numerose copie del libro La tortura nel bel paese e del dossier A.V.a.e.-m. del 14 aprile.