www.prolcom.org www.paolodorigo.it/ClasseOperaia.htm

il nostro volantino del 4 luglio

LA POLITICA BORGHESE INGANNA GLI OPERAI. I SINDACATI CONFEDERALI COSTRETTI A RICONOSCERE IL TRADIMENTO DEGLI ENTI LOCALI SULLA CHIMICA. LE FALSITA' SULLA TRATTATIVA CON L'ENI "INIZIATA" IERI 13 SETTEMBRE E L'INFLESSIBILITA' OPERAIA SULLE PROSSIME MANIFESTAZIONI DI LOTTA

A MARGHERA

L'assemblea dei delegati RSU delle fabbriche chimiche e del settore energia a Marghera si è svolta oggi al Petrolchimico in un clima di forte incazzatura operaia e di esigenze chiare in termini di metodo e di durezza della lotta, in quanto Come Volevasi Dimostrare il tanto preannunciato incontro del governo e degli enti locali con le forze sindacali e l'ENI si è tenuto, ma senza l'ENI, dopo il ritiro della multinazionale DOW Chemichael da Marghera.

La lotta che è già iniziata da luglio con due giornate di blocchi della città intera, lotta che ha influenzato anche altri settori come si è visto con la mobilitazione dei pescatori di Pellestrina, non è finita con le chiacchiere dei giornali.

Addirittura un sindacalista uil lo si è visto smentire un quotidiano locale che aveva parlato di sua partecipazione ad un inesistente accordo ieri con ENI, accordo in cui qui a Marghera non crede nessuno, come nessuno crede alla serietà di investimenti di aziende di paesi ancor peggio messi del nostro (Ungheria).

La smentita alla "Politica" di lorsignori degli enti locali, che a detta di molti operai han preso anche troppi voti nelle ultime elezioni, (e che li si vede questuare i voti prima delle elezioni per poi glissare subito dopo le proprie responsabilità tra le quali è stata paventata il ricorso all'articolo 838 del codice civile (Espropriazione di beni che interssino la produzione nazionale o di prevalente interesse pubblico), viene dagli stessi sindacalisti del settore chimico della triplice, i quali hanno riconosciuto davanti agli operai IL TRADIMENTO dei politici e rivendicato alle forze operaie di Marghera di avere aperto la vertenza nazionale sulla chimica. Infatti da anni la chiusura di lavorazioni (caprolattame oggi, tentativo sul cloro oggi), ha un unico obiettivo da parte del padronato legato alle peggiori corporazioni della borghesia imperialista, quello di portare la classe operaia di Marghera, tra le più avanzate d'Italia, alla fame !

Già il ricorso eccessivo all'indotto ed al lavoro interinale degli immigrati, ricattati e quindi supersfruttati con salari decurtati dalle "cooperative" ecc., che non hanno nessun riconoscimento di diritti sindacali, e che lavorano fianco a fianco con i lavoratori dipendenti senza poter avere una eguale controparte, è una prova della tendenza, che non è solo la legge biagi ad avere introdotto, ma che è iniziata molti anni fa, passando per l'accordo sulla concertazione del 1992.

Tralasciando se questi impegni sindacali in passato siano stati all'altezza dei doveri di chi pratica questo impegno sociale, e quanto a quintali avremmo da dire nel merito, va detto quanto è emerso oggi in termini chiari perchè ci sono centinaia di lavoratori di avanguardia che non si trascinano in discussioni inutili ma che contestano apertamente, nel 40° anniversario della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria in Cina (la contestazione della base rispetto al vertice), le moine e i discorsi estenuanti, che rivendicano FATTI, che urlano la propria rabbia anche nelle discussioni, che non stanno ai rigidi canoni del "quieto discutere" formale, e che annunciano la propria determinazione a prendere nelle proprie mani il proprio destino fino in fondo, DI LAVORATORI !

L'impegno, anche se con delle contraddizioni denunciate in assemblea, è anche quello di mantenere attualmente come si sta facendo, i reparti, come al TDI, al minimo tecnico, di modo da poterli far ripartire.

Alcune lavorazioni infatti stanno risentendo della mancanza di materie prime dalle lavorazioni del clorosoda, conseguenti al ritiro di DOW.

Nell'assemblea si è evidenziato CHE SOLO IN ITALIA, di tutta l'Europa occidentale, SI STA PRATICANDO L'ASSALTO ALLA PRODUZIONE CHIMICA, e HA RIFIUTATO CON FORZA LO "SCAMBIO"  lavorazioni petrolifere (raffinerie) contro l'abbandono della chimica.

Si è evidenziato come neppure una centrale elettrica saltata per l'usura, alla Polimeri, verrà rimpiazzata, e questo in ossequio alle decisioni ENI di limitare a Ferrara-Ravenna  la produzione del polietilene.

Si è parlato anche da parte di alcuni lavoratori dell'indotto, in particolare di una piccola fabbrica (LABCO) di 25 lavoratori per i quali già lunedì vi sarà la messa in cassa integrazione, dell'effetto domino della chiusura del ciclo cloro soda, e neppure limitato alla sola chimica di Marghera.

Diverse volte gli interventi sono stati contestati: un ottimo modo di fare assemblea, nonostante il disappunto di alcuni dirigenti sindacali. Da notare che anche tra molti operai un tempo iscritti al PCI, vi è stata contestazione e chiara direzionalità alla lotta dura e senza farsi fregare dalle bugie, oramai smascherate, in particolare del signor Zoggia della provincia di Venezia, così come anche degli altri enti locali (sul presidente della regione non vi è stato motivo di aggiungere quanto già gli operai, si è detto, conoscono !).

Noi che stiamo organizzando le basi del nostro intervento tra gli operai abbiamo mantenuto la nostra presenza militante riconoscendo in quelle avanguardie, anche giovani e spesso irriverenti ai dirigenti sindacali, i contenuti del nostro lavoro.

Abbiamo anche notato l'arrivo verso la fine di un paio di sgherri, come noto alla classe operaia il controllo sulle forme di lotta di massa è nitido ma moderatamente calibrato, e del resto c'è già chi li informa, senza parlare dei loro sistemi spionistici.

GIU' LE MANI DALLA PRODUZIONE INDUSTRIALE !

GIU' LE MANI DALLA CHIMICA !

NO ALLA LOGICA DELLO SCAMBIO !

LOTTA DURA SENZA PAURA !

Slai Cobas per il sindacato di classe - coordinamento costituente provinciale Venezia

14 settembre 2006