29-1-2011

 

Strabiliante. Le prime pagine dei quotidiani censurano lo sciopero del 28.

La violenza del silenzio.

 

I quotidiani di oggi, e quindi gli uno mattina e simili, le rassegna stampa radio, le falcetti di bronzo e simili, hanno fatto tabula rasa dei fatti italiani di ieri. In prima pagina, quasi totale il silenzio dei quotidiani sullo sciopero generale indetto dalla Fiom.

Auspichiamo che la Fiom sappia espellere tutte le forze riformiste e conciliatorie interne, per maturare verso la costruzione del Sindacato di Classe, in termini seri e non trotskisti, e in questo caso avrà tutto il ns.appoggio. Certo finché continuano certe situazioni sarà difficile. Il Sindacato di Classe ha da essere la spina dorsale del Fronte di Classe, struttura basilare della Nuova Democrazia delle Masse diretta dalla Classe Operaia. Negarla con i convegni con i piccolo borghesi non conduce da nessuna parte, ed è ben per questo che Rinaldini c’è andato, al Rivolta. Mica si vuole abbonare alle cadute dai palchi !

 

Del resto il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione l’ha detto: in Italia la Giustizia è fallita. E non certo per il Berlusconismo. Se è vero che il pesce morto feta dalla testa, è anche vero che il pesce morto viene buttato in fretta in spazzatura, se ci sono persone con un olfatto normale nel giro di 10 metri. Ed evidentemente in Italia non sono pochi ad avere i sensi occlusi, se è vero che hanno votato più del 90% per il maggioritario nel 1992, e per Berlusconi capo del governo 3 volte, e per Prodi capo del governo 2 volte. Decisamente sono come minimo deficenti.

 

Noi che non siamo deficenti, che ci possiamo fare ?

Mandare buste esplosive ai dirigenti delle fabbriche ? Grandissima cazzata forse studiata dai censuratori nazionali nazisti e vaticani. Inutile in ogni caso. Meglio aspettare uno schiavista sotto casa e dargli una lezione che farlo diventare eroe.

 

Il PCm dice che “Non basta, occorre trasformare la lotta per lo sciopero generale in lotta generale”.

D’accordissimo, occorre capire però cos’è l’Italia, e quale sarà il momento topico. Che non corrisponde certo alle manovre infami di Marchionne, Marcegaglia, Colanino, Montezemoli, Lucchini & company. Le loro manovre sono per scongiurare il momento topico. Pensate. Quello che vi appare, è sempre il palcoscenico preparato. Quello che è, è altro. Pensando così, possiamo capire, possiamo combattere, possiamo vincere. Questa è direzione rivoluzionaria. Chi non capisce, che può dirigere ?

 

A proposito dei bonzi

Su mille dichiarati leninisti rifondisti o d'altro stampo, 990 sono pagliacci.

Auspicano la rivoluzione, ma che sia non violenta.

Con il camion-audio o con il cappello bolscevico, non cambia molto.

Nel primo caso antepongono la loro struttura, nel secondo l'apparenza.

In sostanza, dove c'è da fare, non ci sono.

Ma ci sono dove c'è da prendere gettoni di presenza e stipendi d'oro.

Che ci servono le loro riviste in carta patinata ?

E le loro parole ?
A nulla. Fossimo nel '77, non entrerebbero neppure nelle assemblee ...