C'era una volta il "partito popolare" di don luigi sturzo. Poi venne l'Aventino, il ventennio nero, neo-coloniale e razzista-"imperiale", quindi si giunse alla caduta di Mussolini con il suo arresto, la sua ingloriosa evasione (fu prelevato dai nazisti e nominato dittatore fantoccio all'estero), il suo ritorno e la Repubblica di Salò, mentre con la resa di Badoglio poi iniziò a formarsi la Resistenza.

Venne così il tempo della Democrazia Cristiana, un nome che a pensarci bene, se applicato, sarebbe considerato oggi eversivo. Invece la Democrazia Cristiana fece regime gridando al mostro comunista che mangiava i bambini (1948) con l'aiuto di ogni prelato, di ogni frate, di ogni suora convento chiesa e arcivescovado del paese, e ovviamente con la sponsorizzazione yankee. I quali yankee nello stesso tempo scatenarono il maccartismo.

Con il '64 (De Lorenzo-Segni), il '68 (messa in discussione dei governi che sparavano su operai studenti e contadini), il '69-72 (Piazza Fontana, golpe Borghese, tentativi di organizzazione reazionaria) e il '74 (ultimi tentativi di golpe, Henke, Maletti, Miceli), il '76 e poi con la campagna di primavera, le varie correnti del partito DC pur scannandosi tra loro, stettero dietro all'interesse di tutti, di salvare la "Balena" (ingoiava tutto), con Andreotti che zittì Zaccagnini, a due anni dallo scandalo Lockhed che portò alla destituzione di Leone, e nel periodo dello "specialissimo" Kossiga.

Allora si ricrearono le condizioni di nuovi centro-sinistra, pentapartito, quadripartito. Fortunatamente il governo DC-MSI (che venne tentato da Scelba) non avvenne, bisogna aspettare Berluskoni per arrivare a questo obbrobbrio.

Ma con l'89 molti respirano: "finalmente il Comunismo è morto", dicono, peccato il Comunismo (possibile solo su scala mondiale secondo Marx che ne fu il primo ideologo maturo) non sia mai esistito ancora se non in forme primitive in tempi molto antichi.

Con il '91, il respiro è già un affanno, il crollo del revisionismo nei paesi dell'Est Europa non ha risolto ovviamente i problemi della crisi strutturale e generale da accumulazione di capitale e quindi i paesi imperialistici si danno alla guerra imperialista dispiegata, sotto l'egidia NATO-OTAN, che altrimenti avrebbero dovuto sciogliere.

Da allora la crisi in Italia si approfondisce ogni giorno, ma con Tangentopoli e quindi con la necessità di rimodernarsi della DC, oramai scioltasi in diversi partiti (che oggi si chiamano Lega nord, Margherita, Forza Italia, CCD-CDU, UCD-UDC ecc.ecc.), viene da rimpiangere quell'infame accolita di borghesi e pretazzi che si chiamava DC. Infatti si comincia la contro-Tangentopoli con le stragi di mafia (1992-1993) le quali iniziano con la liquidazione di un pericoloso testimone degli affari di Stato (Falcone) e del suo capo-ufficio (Borsellino), e hanno lo scopo preciso di permettere a chi non era simpatico a Falcone (il delfino di Craxi) di avviare con un grosso pezzo da 90 dell'ex DC, Scotti, la stagione emergenziale dell' "anti-mafia".

Col che sappiamo in che epoca viviamo, del moderno fascismo, della tortura da tutti conosciuta e silenziata, dei media batticassa del regime nelle sue poche sfaccettature e molte apparenti mascherine (23 partiti o giù di lì) con un maggioritario portato in quota dal figlio di uno come il presidente Segni e con i figli dei Presidenti a fare pure loro da parlamentari... (Leone, Craxi, Kossiga, Segni, ecc.), fin quando certi equilibri permangono.

Nel trapasso dalla vecchia Balena all'attuale bordello, il ricorso ai "tecnici" (certo non bravi con la chiave inglese)...

Dalla tragedia alla farsa.