DA INDYMEDIA oggi 8-9- gennaio 2005

I MICROCHIP A BUON PREZZO ARRIVANO SUL MERCATO USA CHI LI BLOCCA IN ITALIA CON LA PENA DI MORTE A CHI TORTURA E L’ERGASTOLO A CHI LI VENDE ED IMPIANTA  ?

APPLICAZIONE DEL DIVIETO DEL GARANTE QUANDO SE NE PARLERA’ QUANDO SI SAPRA’ CHE NON SIAMO POCHE DECINE (DI CUI INDYMEDIA TACE PER LO PIU’ SPESSO) MA MIGLIAIA SOLO IN ITALIA ?
GLI ILLUMINATI PERCHE’ NON SONO INSERITI NELLA LISTA NERA DEI VERI TERRORISTI  (lista nera non USA o UE, ma dei Popoli del Mondo)
?

Questo ed altro nelle post del 9 gennaio in materia su Indymedia

Date: 

09 gen 2006, 05:20:06

Subject: 

microchips

 

 
Articolo originale : http://italy.indymedia.org/news/2006/01/962042.php
 
 
Microchip sottocutaneo CI SIAMO
claudioSunday, Jan. 08, 2006 at 10:36 PM
 
C'era chi sorrideva quando ne parlavo... la «teoria della cospirazione» diventa
tragica realtà
 
Il sistema Rfid diventa popolare tra i giovani americani Chip sotto pelle,
crescono i fan negli Usa  
 In Rete testimonianze, foto e video di quanti si sono fatti impiantare il
silicio per poter fare a meno di chiavi e password   
 
 MILANO - Password e chiavi di metallo sono reperti quasi da museo per Amal
Graafstra, imprenditore ventinovenne di Vancouver. Per accedere al suo pc o
aprire la porta di casa, gli basta infatti soltanto un cenno della mano. Tutto
merito del chip che si è fatto impiantare sottopelle: più piccolo di un chicco
di riso, dura una vita. Nel suo blog, il giovane canadese racconta per filo e
per segno la sua esperienza con tanto di foto e video dell'«operazione». E si
dice soddisfatto per aver convinto la sua ragazza, pure lei ora in grado di
aprire la porta di casa con la sola imposizione della mano. Un intervento che
non ha nulla di pionieristico, anzi. Sembra piuttosto destinato a diventare una
nuova moda, la nuova frontiera dopo il piercing.  
 
 IL POPOLO DEI CHIP SOTTOPELLE - Basta dare un'occhiata al forum
[http://www.corriere.it] (Indirizzo web: http://tagged.kaos.gen.nz)
 
 
 
claudioSunday, Jan. 08, 2006 at 11:16 PM
 
 
Mi piacerebbe a questo punto colloquiare col tizio che tempo fa sosteneva
fremendo che «per il microchip ci vorranno almeno 100 anni» che lui lo sapeva
perché stava nell'ambiente, che ero semplicemente pazzo e paranoico a sostenere
che era solo questione di tempo.
 
Portai prove - come sempre - del fatto che molte persone al mondo ce l'avevano
già, come ad esempio i contadini messicani e i Vip di una discoteca catalana.
Ma niente. Sia questo scienziato che altri emeriti «teorici del mondo
trasparente» mi insultavano come spesso accade all'interno di indy. Evabbè...
 
Fatto sta che gli Illuminati, i nostri padroni burattinai hanno ormai da tempo
progettato per noi l'inserimento di impianti elettronici sottocutanei per
tenerci d'occhio in ogni istante. Le telecamere nelle città, i pc sotto
controllo, Echelon, i telefoni intercettati non bastano più. Loro vogliono
CONTROLLO TOTALE.
 
Ringraziamo quegli emeriti imbecilli, perfettamente illustrati nell'articolo
del «Corriere.it» che si beano e pavoneggiano del loro nuovo sistema di
identificazione elettronico. Agli Illuminati servono esattamente idioti come
quelli, gente che accetta il loro malefico dispositivo dispotico con allegria e
noncuranza; serve loro una massa stupida che apprezzi il fatto di portare in
corpo uno strumento che azzeri le libertà civili della propria persona. Servono
loro patentati criminali mediatici che pubblicizzano un prodotto demoniaco (il
«numero della Bestia» biblico dovrebbe far riflettere)come una brillante
scoperta hi-tech, una avanguardistica risoluzione dei mali di tutti i giorni:
aprire una porta, digitare una password? Basta con questi intoppi, con queste
perdite di tempo!
 
Finalmente ci siamo! «Teorici della cospirazione» unitevi, «Orwell e Huxley
l'avevano detto. Adesso ci siamo». A voi non pare?
 
claudio
 
 
 
 
Big Brother inside U
claudioSunday, Jan. 08, 2006 at 11:26 PM
 
 
Il chip sottocutaneo sbarca in Messico
 
Il Paese scelto per l'inesistenza di leggi sulla privacy
 
 
 Il microprocessore per monitorare la salute e per la sicurezza: si stima che
in un anno verrà comprato da 10.000 persone 
 
CITTA' DEL MESSICO - Dopo insoddisfscenti esperimenti negli Usa dove era stato
bocciato dalla clientela perché accusato di violare la privacy, il microchip
sottocutaneo sbarca in Messico. 
L'INSTALLAZIONE - Il Verichip realizzato dalla Applied digital solutions Inc.
si installa tramite una siringa all'interno del braccio e serve da un lato a
monitorare le condizioni di salute di chi lo porta, e dall'altro a garantire la
sua rintracciabilità in caso di rapimenti.
Negli Stati Uniti la Food and Drug administration, l'ente federale chiamato a
testare i farmaci e le attrezzature mediche ha stabilito che i dati sulla
salute ricavati attraverso il chip non debbano essere immagazzinati all'interno
del chip stesso ma in una data base separato. Invece il chip impiantato in
Messico a causa una legislazione differente, conterrà i dati di chi lo porta. 
 
ALMENO 10.000 CHIP - La società americana che costruisce il Verichip stima di
impiantarne almeno 10.000 nel primo anno di vedite. Ogni chip costa 150 dollari
Usa (circa 133 euro) oltre ad un canone di 50 dollari Usa (circa 44 euro)
l'anno. Il congegno per rilevare le informazioni contenute nel chip costa circa
1.200 dolari Usa ( circa 1.070 euro). Una volta rivelati i dati possono essere
trasmessi ad un call center attivo 24 ore su 24 che si adopera per aggiornare e
gestire le informazioni. 
 
il Corriere della Sera - 19 luglio 2003
 
---------
 
Si direbbe che quelli del «Corriere» ci tengono molto a questo cazzo di
microchip...
 
claudio
 
 
 
 
 
Illuminati conspiracy
claudioSunday, Jan. 08, 2006 at 11:35 PM
File associato : http://italy.indymedia.org/uploads/2006/01/microchip.jpg (8.7
kibibytes)
 
La popolazione dotata di microchip
 
Lo scopo ultimo degli Illuminati è dotare la popolazione di microchip. Essi
puntano ad inserire un microchip in ogni persona del pianeta e in ogni bambino
al momento della sua nascita. Non si tratta di una fantasia fantascientifica,
ma di qualcosa che sta già avvenendo. Naturalmente, nessuno uscirà allo
scoperto e lo ammetterà pubblicamente perché sanno che molte persone (beh,
diciamo, alcune) si opporrebbero. Agiscono quindi per gradi per occultare la
vera portata del fenomeno. Hanno iniziato con l'inserimento di microchip negli
animali, dapprima volontariamente ed oggi spesso per legge, e lo stesso metodo
verrà usato con gli esseri umani. Nel 1997 un amico mi presentò un uomo in
America. Costui aveva chiesto di incontrarmi perché era uno scienziato che
aveva collaborato contro la sua volontà a progetti segreti della CIA di cui i
politici comuni non sospettano minimamente l'esistenza. Quando gli domandai
perché avesse messo il suo genio a disposizione di quei piani, si aprì 
 la camicia e mi mostrò una bustina trasparente sul suo torace, simile a quelle
che contengono lo shampoo. La CIA li chiama "cerotti". Dentro quella
bustina vidi un liquido di color arancio dorato. Egli disse di aver aderito
alla CIA fiducioso di servire la sua patria, ma di essersi ben presto accorto
che essi non volevano che le sue conoscenze venissero impiegate a beneficio
dell'umanità. L'idea era quella di controllare il genere umano. Quando iniziò a
ribellarsi contro l'uso scorretto del suo lavoro, si accorse del
"cerotto" sul suo torace. Essi hanno manipolato il suo corpo in modo
tale da renderlo dipendente dalla droga contenuta in quel cerotto che deve
essere sostituito ogni 72 ore. Se non fa quanto gli viene ordinato, essi non
sostituiscono il cerotto ed egli entra in una lunga e dolorosa agonia. Un gran
numero di brillanti scienziati, che potrebbero liberare il mondo dalla povertà
e dalla fame, si trovano nella stessa situazione.
 
Quest'uomo mi ha parlato del piano di inserire microchip all'interno del corpo
umano e di molte altre cose. Egli mi volle incontrare per rivelarmi quello che
era stato programmato per il genere umano perché non aveva idea di quanto
ancora gli avrebbero consentito di vivere. Quando questi scienziati hanno
assolto alloro scopo, il cerotto non viene più sostituito ed essi muoiono di
una morte dolorosa, portandosi nella tomba molti segreti.
 
Dapprima disse che la cura per il cancro era nota da decenni, ma che non veniva
diffusa perché non si voleva che la gente sopravvivesse e inoltre si
realizzavano molti più guadagni a curare i moribondi e a trattare i sintomi che
a curare la malattia. 
 
Aggiunse poi che esistevano tecnologie in grado di sviluppare l'agricoltura
nelle zone desertiche prive di acqua, stimolando i campi energetici delle
piante. Disse anche che in condizioni ideali, era come guardare una fotografia
al rallentatore, tanto velocemente crescevano le piante. 
 
Se queste tecniche fossero rese disponibili, la fame scomparirebbe dal mondo. 
 
Ma queste stesse tecniche furono invece usate per uccidere migliaia di persone
ed egli stesso assistette a questo massacro. 
 
La CIA (un'agenzia degli Illuminati) aveva riunito una vasta moltitudine di
persone durante la carestia in Etiopia. Egli si ritrovò su un aereo che pensava
stesse volando sopra quella zona per gettare un campo vibrazionale che
stimolasse la crescita delle piante. Spingendosi verso la parte anteriore
dell'aereo per capire cosa stesse succedendo, vide là sotto migliaia di
cadaveri. Quelle persone erano state uccise dalla potenza del campo magnetico
perché la CIA stava testando le tecnologie in suo possesso come armi in grado
di uccidere le persone senza danneggiare le proprietà.
 
Rivelò anche che da decenni è stata messa a punto una tecnologia in grado di
darci tutta l'energia e il calore di cui abbiamo bisogno senza inquinare e
senza costi cioè un'energia gratuita. Queste cose mi sono state riferite anche
da persone che stanno lavorando alla messa a punto di queste tecnologie, ma che
non possono produrle perché gli Illuminati controllano gli uffici brevetti, i
soldi e le maggiori compagnie che potrebbero produrle in grandi quantità.
Immaginate di avere nelle vostre case un piccolo dispositivo che vi dà calore e
energia ogni giorno e per sempre, a costo zero.
 
Ancora una volta questa tecnologia sfrutta la massa di energia vibrazionale
invisibile che ci circonda per trasformarla in energia utilizzabile. Tutte
queste tecnologie oggi sarebbero a nostra disposizione se non fossero occultate
dagli Illuminati. Ma fu quando si occupò di microchip che il nostro scienziato
della CIA rimase maggiormente sconvolto. Egli confermò che il piano degli
Illuminati era quello di inserire in tutti dei microchip. Da una parte ciò
doveva servire ad etichettarci e a sapere costantemente dove siamo e cosa
stiamo facendo. Ma lo scopo principale era quello di manipolare a proprio
piacimento i nostri processi mentali ed emozionali. Egli disse che non si
doveva pensare solo ai messaggi che dal chip arrivano al computer. Assai più
importanti erano i messaggi che dal computer arrivano al chip inserito
all'interno del corpo umano. Disse che la gente non aveva idea del livello di
tecnologia che sta dietro ai progetti segreti degli Illuminati. Una volta che i
chi
 p erano stati inseriti, proseguì, il computer poteva rendere le persone docili
o aggressive, eccitarle sessualmente o raffreddarle, e poteva chiudere le loro
menti al punto da farle diventare simili a zombie. Se mi guardo intorno mi
accorgo che tutto questo è già iniziato! Egli mi chiese di convincere la gente
a resistere a tutti i costi all'inserimento di microchip, perché una volta che
li accettiamo, non saremmo nient'altro che macchine controllate dagli
"alieni", che egli mi confermò essere dietro all'intera faccenda. È
necessaria una campagna globale sotto il motto "DI' DI NO AI
MICROCHIP" ed è necessaria ORA! Il microchip è presente in quasi ogni
dispositivo tecnologico ed è inserito anche nelle macchine più recenti. Grazie
ad esso la macchina può essere esternamente immobilizzata da un satellite ed
ogni suo percorso può essere seguito. Come anticipai in alcuni libri scritti
molti anni fa, si sta già parlando di inserire microchip all'interno delle p
 ersone per rendere più efficiente il mondo. 
 
Il professor Kevin Warwick dell'Università di Reading, in Inghilterra, è stato
usato per promuovere l'uso di microchip umani. Con un'imponente campagna
pubblicitaria egli accettò di farsi inserire dei microchip e ha spiegato a
tutti i vantaggi dei dispositivi di controllo elettronico a distanza. Wow!
L'ultima che ho sentito è stata che lui e sua moglie Irena si sarebbero fatti
inserire un altro microchip che avrebbe collegato il loro sistema nervoso a
elaboratori di dati, batterie e radiotrasmettitori. Pare che abbiano chiesto
anche alla loro figlia adolescente Madelaine di partecipare all'esperimento ma
che costei abbia risposto "Assolutamente no". Allora c'è almeno un
membro della famiglia pensante! "Questo è il passo successivo dell'unione
tra l'uomo e la macchina", ha detto il Professor Warwick, "Noi
saremmo in grado di instaurare una comunicazione tra due sistemi nervosi
attraverso la rete". Il Cielo sia lodato. Secondo il giornale londinese
  Daily Mail, egli è finanziato al ritmo di qualche mezzo milione di sterline
da grosse aziende statunitensi operanti nel settore informatico. Il professore
Warwick ammette che lui e sua moglie potrebbero riportare danni fisici
permanenti alle braccia, ma spera di "evitare danni mentali". Mi
chiedo come faremo ad accorgercene! 
 
Assistiamo oggi a gente che si fa inserire la propria storia medica ed altri
dettagli personali in microchip. Il piano è quello di vendere i microchip in
modo da ridurre i furti e le rapine, poiché i dettagli finanziari e il denaro
di ciascuna persona saranno contenuti in un microchip sottocutaneo. Un'altra
scusa è quella di evitare i furti di carte di credito. Per pubblicizzare
l'inserimento di microchip nei bambini ci viene detto che in questo modo non si
perderanno più perché, grazie al microchip, saremo sempre in grado di
localizzarli. Più bambini spariscono o vengono uccisi, più viene enfatizzato il
problema dei pedofili all'interno della comunità, più è probabile che i
genitori impauriti accettino di inserire microchip all'interno dei loro figli.
Naturalmente i più grandi stupratori e assassini di bambini sono proprio quegli
Illuminati che pubblicizzano il microchip. Problema-reazione-soluzione. Un tipo
di nome David Adair, che ha lavorato a progetti di alta tecnologia 
 per conto della NASA, ha partecipato per anni all'organizzazione di conferenze
New Age in America esaltando i vantaggi dell'inserimento di microchip nei
nostri bambini. Non posso credere che uno che aveva tali conoscenze nell'ambito
delle tecnologie segrete non fosse al corrente di ciò che esse comportano in
termini di controllo mentale e schedatura. Innesti di microchip sono stati
trovati in persone che sostengono di essere state rapite da "alieni"
e quante persone sono già dotate di microchip senza neanche saperlo? Lo
scienziato della CIA mi ha riferito nel 1997 che i microchip utilizzati
nell'ambito dei progetti segreti erano ormai così piccoli da poter essere
iniettati da un ago ipodermico durante i programmi di vaccinazione di massa.
Alcuni anni dopo, in un giornale britannico apparve l'immagine di una formica
che teneva tra le tenaglie un microchip, ma esistono anche microchip più
piccoli che non riusciamo neanche a vedere.
 
 
 
 
--------------------------------------------------------------------------------
 
Questo chip vi salverà la vita
di Luigi Bignami, da "Sette" de "Il corriere della sera"
#15 2002 
.. Derek Jabobs, 14 anni, .. nelle prossime settimane .. si trasformerà in un
cyborg, mezzo uomo e mezzo macchina. E il bello ["Sì sì, proprio
bello!" ndcla] è che in questa avventura è riuscito a coinvolgere anche
sua mamma Leslie e suo papà Jeffrey. Non appena la Food and Drug Administration
.. darà l'OK [da notare che lo danno per scontato, ndcla], la famiglia Jacobs
si farà impiantare un microcomputer sotto pelle. Il VeriChip, questo il nome
del sofisticato marchingegno, contiene alcuni kilobytes di memoria e una
piccolissima radiotrasmittente in grado di dialogare con un normale computer.
Al suo interno, per il momento, verranno registrati tutti i dati medici dei
Jacobs. .. La famiglia di Derek dunque sta per diventare la prima di una nuova
generazione di umani che possederanno una sorta di codice a barre, oggi usato
per identificare caratteristiche e prezzi delle merci ai supermercati. [Si
paragona a un detersivo, e se ne vanta! ndcla] .. La storia inizia due 
 anni fa, quando Derek, vedendo alla televisione la presentazione del VeriChip,
capisce che si tratta di una scoperta straordinaria. "In seguito, mio
figlio", racconta la madre, "ha letto su una rivista che la ADS
cercava volontari per la sperimentazione e ha insistito a tal punto perchè la
nostra famiglia ne facesse parte che fui costretta a chiamare la società per un
colloquio".
 
.. La capsula è lunga 11,1 millimetri, ha un diametro di 2,1 millimetri e
trasmette sulla frequenza dei 125 kHz. .. L'inserimento del chip sotto pelle è
semplice e richiede pochi secondi. Richard Seeling, il direttore medico della
ADS (Applied Digital Solutions), la società che sta studiando il VeriChip,
spiega: "Una blanda anestesia locale, un'iniezione e un piccolo cerotto. E
tutto quello che ci vuole. Una volta cicatrizzata la ferita, il chip sarà del
tutto invisibile e anche per chi lo avrà sotto pelle sarà difficile ricordarsi
dov'è esattamente". [Roba da non crederci: lo fanno passare come un
pregio, quando invece significa che potrebbero infilartelo a tua insaputa
durante un intervento chirurgico anche solo ambulatoriale! ndcla]
 
.. Secondo la ADS, questo microchip è solo il modello-base. Ben presto un
VeriChip nuova versione avrà al suo interno sensori in grado di leggere le
caratteristiche vitali di una persona (battiti cardiaci, temperatura,
pressione, colesterolo, ecc.) e trasmetterle a un computer. E già si studia il
VeriChip che potrà essere collegato direttame te a un satellite, per seguire la
posizione di una persona, secondo dopo secondo. 
Dotare le persone di microchip in modo da farle "parlare" con i
propri computer e con Internet rappresenta un altro tipo di approccio. Il
giornale londinese Sunday Times ha scritto:
 
«Il prossimo computer che comprate potrebbe essere l'ultimo che vi servirà. In
futuro gli scienziati vorranno inserire microchip elettronici nella nostra
testa in modo da farci collegare direttamente all'autostrada informatica. I
ricercatori britannici fanno parte delle squadre internazionali che collaborano
alla messa a punto di un dispositivo che traduca il pensiero umano nel
linguaggio del computer. Tra una generazione, sostiene uno di questi gruppi, le
persone con un microchip grande quanto un grano di pepe posto sul retro del
collo saranno in grado di comunicare con le macchine».
 
Ciò che non vi dicono però è che anche le macchine saranno in grado di parlare
con le persone. In ...e la verità vi renderà liberi racconto la storia del
dottor CarI W. Sanders, un ingegnere elettronico assai stimato nel Regno Unito,
che stava mettendo a punto un microchip in grado di aiutare pazienti affetti da
lesioni spinali. Egli disse che il suo progetto venne dirottato
dall'Associazione per un mondo unito e che egli prese parte a 17 loro incontri
in luoghi come Bruxelles e il Lussemburgo. Eco cosa ha riferito alla rivista
Nexus:
 
«Partecipai a un incontro dove il tema della discussione era: "Come si
possono controllare le persone se non si possono identificare?" A questi
incontri intervenivano persone come Henry Kissinger e agenti della C/A. Un
altro tema su cui si discuteva era:
"Come si fa a sensibilizzare le persone sulla necessità di qualcosa come
questo microchip?" Tutto a un tratto qualcuno ebbe un'idea:
"Insistiamo sul problema dei bambini dispersi ecc.". Si discusse di
questo tema in molti incontri, quasi che le persone fossero capi di bestiame.
La C/A uscì fuori con l'idea di inserire fotografie dei bambini dispersi sui
cartoni del latte (cosa che poi si fece). Dal momento che oggi il microchip è
stato accettato, di quelle foto non se ne vedono più, vero? Sono servite allo
scopo"».
 
Il dottor Sanders ha detto che il chip dovrebbe contenere il nome e la
fotografia della persona, un numero internazionale (governo mondiale) di
previdenza sociale, l'impronta digitale, la descrizione fisica, la storia
famigliare e medica, l'indirizzo, l'occupazione, informazioni sul reddito e i
precedenti penali. Alla gente verrà detto che una volta inserito il microchip
non ci sarà più bisogno di passaporti o di altri documenti personali ed altri
apparenti vantaggi verranno sbandierati per persuadere una popolazione in stato
comatoso e all'oscuro del gioco a cedere volontariamente ad altri il controllo
sulla propria mente. O, comunque, sulle proprie funzioni cerebrali.
L'inserimento di microchip all'inizio sarà facoltativo, e la gente verrà
incoraggiata ad approfittare dei vantaggi forniti dall'essere cloni di un
computer. Poi diventerà obbligatorio. Più sparizioni di bambini, attentati
terroristici, stragi e altri orrori gli Illuminati riusciranno ad ideare, più
sarà "
 giustificata" la natura obbligatoria del microchip che verrà così
accettato dal gregge umano. Di chi rifiuterà il microchip si dirà che ha
"qualcosa da nascondere" (il vecchio trucco), o che non si preoccupa
dei bambini che spariscono o di chi viene ucciso o ferito negli attentati e
nelle sparatorie. Si parlerà anche della "minaccia" di terroristi con
armi nucleari nascoste nelle valigie, come succede sempre. La rete informatica
globale a cui questi microchip risponderanno è già stata messa a punto in molte
località segrete. Una si trova a Bruxelles, in Belgio, uno dei più importanti
centri per gli Illuminati, oltre ad essere sede della NATO e dell'Unione
Europea. Un'altra si trova presso la Montagna di Cheyenne, negli Stati Uniti.
 
Mentre scrivevo questo capitolo un'azienda di nome Applied Digital Solutions
annunciò il lancio di un microchip per uso umano chiamato Angelo Digitale. Si
tratta di un innesto nel corpo umano destinato a monitorare alcuni aspetti
fisiologici dell'individuo in cui è inserito, come il battito e la temperatura
corporea, oltre a rivelarci dove quella persona si trova. La ditta sostiene che
si tratta del primo microchip operativo umano che può essere collegato ai
sistemi satellitari di rilevamento globale. Esso farà in modo che ogni vostra
mossa sul pianeta sia rilevata dal satellite. È anche progettato per collegarsi
ad Internet e trasformarsi in un dispositivo per il Web. Viene descritto come
un impianto "grande quanto una moneta da dieci cent", che viene
inserito appena sotto la pelle. Il microchip verrà attivato
"elettromeccanicamente" attraverso un movimento di muscoli e può
essere messo in funzione dall'individuo in cui è inserito o dalla centrale di
moni
 toraggio. Secondo fonti ufficiali è stato messo a punto dal dottor Peter Zhou
e dalla sua équipe e si è diffuso "in anticipo sulla tabella di
marcia". L'ordine del giorno degli Illuminati non viene attuato grazie a
una diffusione casuale delle tecnologie necessarie. Viene concepito con largo
anticipo e viene introdotto secondo un ben definito schema cronologico. A quel
punto ci viene detto che quelle determinate tecnologie sono state appena messe
a punto, quando, in realtà sono rimaste latenti per anni. Le fondazioni esenti
da tasse, come la Fondazione Rockefeller, destinano alla ricerca scientifica
grosse somme di denaro, ma, secondo quanto stabilito da una Commissione
parlamentare statunitense negli anni Cinquanta, controllano poi come il denaro
viene speso e insistono affinché la ricerca soddisfi le necessità dell'ordine
del giorno globale. L'Università di Princeton, controllata dagli Illuminati, è
risultata coinvolta nello sviluppo di questo microchip insieme c
 on l'Istituto di tecnologia del New Jersey. Il dottor Peter Zhou è il più
importante scienziato della DigitalAngel.net S.p.A., una società controllata
dalla Applied Digital. Egli sottolinea, ovviamente, i vantaggi che le persone
avranno una volta divenute robot umani collegati a un satellite. Egli disse di
essersi entusiasmato di fronte alla capacità che il suo microchip ha di salvare
vite umane monitorando le condizioni di salute di una persona e fornendo
l'esatta collocazione di quella stessa persona alle squadre di soccorso. Molti
anni fa previdi che questo sarebbe stato uno dei modi grazie al quale avrebbero
venduto il microchip alla gente, una volta giunto il tempo per la sua
introduzione. Egli disse che l'innesto di microchip si sarebbe diffuso tanto
quanto i telefoni cellulari e i vaccini (i primi vi friggono il cervello,
mentre i secondi sopprimono le vostre facoltà mentali e pregiudicano il vostro
sistema immunitario). Il dottor Zhou si lasciò poi andare ad alcune d
 elle più agghiaccianti affermazioni che io abbia mai sentito:
 
«La Digital Angel fungerà da mezzo di comunicazione tra voi e il mondo
elettronico. Sarà il vostro guardiano, il vostro protettore. Vi fornirà buone
cose. Saremo un ibrido di intelligenza elettronica e anima».
 
Rileggete le parole sopra riportate, soprattutto l'ultima frase. È esattamente
questo ciò che noi, "teorici" della cospirazione, prevedevamo da
molti anni e ora eccoci qui. Ho sentito dire che l'introduzione di questo
particolare tipo di microchip oggi sarebbe in forse, ma vi dà comunque un'idea
perfetta di quanto è stato pianificato. E non si tratta solo del microchip.
Guardatevi intorno oggi e vedrete vari metodi di controllo e sorveglianza. Non
si può camminare in una città senza spostarsi da una telecamera all'altra.
Entrate in un negozio o prelevate i soldi da un bancomat, guidate un'auto,
prendete un treno o un aereo, e sarete sorvegliati. Questa incredibile scala di
sorveglianza è stata introdotta poco alla volta dagli Illuminati finché un
giorno vi sveglierete e vi renderete conto che il "Grande Fratello"
di George Orwell non è qualcosa che appartiene al futuro, ma è già qui. Tutti
gli esempi che ho fornito in questo capitolo, e si tratta solo di u
 na ristretta minoranza, fanno parte di uno stesso ordine del giorno. Non mi
stancherò mai di sottolinearlo. Vedere come tutti i vari fili sono collegati è
fondamentale per sollevare il velo. Esistono gruppi di pressione che lottano
per svelare fatti che riguardano la distruzione dell'ambiente, l'avvelenamento
dei cibi, le vaccinazioni, il cartello delle droghe, il cartello del petrolio,
le multinazionali di ogni genere, la corruzione a livello di governo, le truffe
bancarie, il debito del Terzo Mondo, la manipolazione delle guerre, la povertà,
il cancro, l'AIDS, le violenze sui bambini, i riti sacrificali satanici,
l'occultamento di notizie da parte dei media, gli assassinii, l'erosione delle
libertà, le tasse troppo alte, e molte altre cose. Ma ciò che dobbiamo capire,
se vogliamo vederci chiaro, è che questi fenomeni fanno tutti parte di un unico
piano che opera per realizzare un unico scopo. Tutte le truffe sono un'unica
truffa. Possiamo continuare a contrapporre i vari e
 venti per centinaia di anni, ma non cambieremo mai niente finché non
smetteremo di concentrarci sui sintomi e cominceremo a ricercare le cause di
tutto questo: le stirpi Anunnaki e il loro piano di stato fascista globale. Per
divenire realtà, ciò che è rimasto in latenza per molto tempo deve venire a
galla e diventare ben visibile. Questo è il momento che stiamo vivendo ora.
Stiamo assistendo alla fusione di imponenti gruppi e imperi globali con altri
gruppi e imperi globali nel settore delle banche, delle industrie e dei media,
mentre la concentrazione di potere politico continua di buon passo attraverso
l'Unione Europea, le "aree di libero commercio", le Nazioni Unite. Da
molto tempo le stesse persone controllano tutti questi settori della nostra
società, ma ora possiamo vederle in azione mentre fanno gli ultimi
aggiustamenti per lo stato fascista globale o Nuovo Ordine Mondiale.
 
claudio
 
 
 
 
 
 
bhl
fyuoMonday, Jan. 09, 2006 at 12:12 AM
 
 
porco dio claudio, tu stai MALE
 
 
 
 
come i cani
ritterMonday, Jan. 09, 2006 at 12:40 AM
 
 
I chip impiantati sotto pelle sono già una realtà per i cani. Il chip viene
impiantato sulle orecchie del cane e contiene i dati del padrone. Così, se il
cane fugge o viene abbandonato, il canile che lo ritrova risale al
proprietario. Dagli animali all'uomo il passo è breve.

 

 

 

 
commenti:
 
Shalom?
claudioSunday, Jan. 08, 2006 at 10:53 PM
 
 
Negli ultimi giorni abbiamo letto alcuni articoli che elogiavano le ultime
mosse politiche di Sharon, che ha intrapreso nei suoi nuovi panni appena
indossati di amante della pace. Sharon, un famigerato criminale di guerra, un
uomo che è riuscito costantemente a dimostrare che manca completamente di
qualsiasi remora morale o etica, è riuscito a convincere i media occidentali di
essere la ‘voce della responsabilità’ israeliana. A scanso di equivoci, Sharon
e il popolo israeliano sono davvero devoti amanti della ‘pace’, però è
piuttosto fondamentale fare presente che il concetto israeliano di pace è
assolutamente lontano da qualsiasi nozione di pace conosciuta dal resto
dell’umanità. Se si pensa alla parola ebraica che significa pace di solito si
fa rifermento alla parola ‘shalom’. Ma è evidente che shalom e pace non sono
sinonimi, perché in realtà sono due parole molto diverse. Se shalom si
riferisce all’assenza di conflitti nel raggiungimento un senso generale di
sicurezza, pa
 ce ha un significato molto più ampio. Pace è una soluzione reale. Pace è la
ricerca di armonia fra i popoli. Pace è fondamentalmente riconciliazione. 
 
È molto triste ammettere che nella mentalità ebraica manca totalmente
l’accezione più ampia del concetto di pace in termini di armonia e
riconciliazione. 
 
Per gli israeliani shalom significa applicare una strategia che possa garantire
un rifugio personale e nazionale al popolo ebraico. Per gli israeliani shalom
vuol dire vivere in pace, né più né meno di questo. Come si possa raggiungere o
mantenere lo shalom non preoccupa particolarmente gli israeliani. E nemmeno il
fatto che milioni di palestinesi siano soggetti al terrorismo di stato sotto
forma di gravi crimini di guerra condotti dalle Forze di Difesa Israeliane, lo
considerano un vero e proprio problema. Praticamente, piuttosto che armonia e
riconciliazione, shalom è una serie di manovre politiche e militari per
reprimere il nemico del popolo ebraico. 
 
 
 
E questa stessa filosofia dello ‘shalom’ è proprio nel fulcro della scuola
sionista di sinistra. È questa stessa percezione che porta la sinistra
israeliana a credere che l’opzione ‘due stati per due popoli’ sia attuabile.
Chiaramente la soluzione dei due stati promette shalom: garantisce sicurezza
personale e rifugio al popolo ebraico. L’anno scorso, nei giorni precedenti il
ritiro unilaterale da Gaza, Sharon ha dichiarato: “noi (gli israeliani)
vogliamo lo shalom ma vogliamo definirne i termini e le condizioni”. L’idea di
Sharon non è tanto lontana dal programma di Shalom Now (‘Shalom Now’ è un
movimento di sinistra israeliano per lo shalom, ed è stato erroneamente
tradotto in “Peace Now”). La comprensione di Sharon del termine shalom non è
molto diversa dalla filosofia di Peres e, in termini categorici, non è tanto
distante dalla percezione di Uri Avnery del movimento Gush Shalom. Gli
israeliani che inseguono la pace vogliono sempre ‘definire i termini e le
condizioni’. È 
 vero, i ‘termini e le condizioni’ di Avnery, Peres e di Sharon sono diversi,
ma tutti credono nella divisione tra i popoli. Credono tutti in due stati per i
due popoli. Possono discutere sui confini, ma aspirano tutti a risolvere la
questione ebraica in termini sia personali che nazionali. L’intero movimento
shalom si occupa, con metodi diversi, della divisione tra gli ebrei e i
gentili, e questo è il reale significato della parola israeliana shalom. È
abbastanza triste che questa strana visione egocentrica del mondo politico sia
il nucleo centrale del pensiero della sinistra israeliana, proprio come la
separazione è l’obiettivo centrale del sionismo. Questa è la logica che sta
dietro l’abbandono collettivo della causa palestinese, p.es. “il diritto di
ritornare” da parte del movimento shalom israeliano. Ci si potrebbe chiedere
come sia possibile che la sinistra israeliana ignori la causa dei loro nemici,
il popolo con il quale vorebbero fare shalom. 
 
Come potranno mai gli israeliani instaurare un rapporto armonioso con i loro
vicini? La risposta è semplice: la sinistra israeliana non è interessata alla
riconciliazione e all’armonia. A loro interessa shalom e shalom non è pace.
 
 
 
Sei mesi fa Bush ha definito Sharon un ‘uomo di pace’. Francamente Bush non si
sbagliava del tutto, si era solo perso nella traduzione. Sharon non è un uomo
di pace, è un uomo di shalom. Dal momento che è un ebreo nazionalista militante
e una persona abile ed esperta, Sharon è riuscito ad afferrare il maggior
paradosso all’interno del pensiero politico sionista. Nel discorso sionista è
la sinistra che si sta dirigendo verso uno stato invasato nazionalista e
razzista. I falchi, dall’altra parte, spingono verso una realtà multinazionale
di un ‘unico stato’. Per quanto ad alcuni possa sembrare strano sono i coloni
ebrei che si stanno impegnando nella creazione di una realtà sociale
indivisibile di uno stato, benché a larga maggioranza palestinese. Sono i
coloni che stanno rovesciando lo stato nazionale ebraico. Sharon, lui stesso
mentore storico del movimento dei coloni, è riuscito a diagnosticare questa
frattura all’interno della filosofia colonica. Il vecchio ora si è reso con
 to che la conservazione dello stato ebraico e la sua salvezza dalla catastrofe
demografica dipendono completamente dall’immediata separazione dalla
popolazione palestinese. Sharon e tutti i fautori dello shalom vogliono uno
stato ebraico solido con una chiara maggioranza ebraica. Questa consapevolezza
si è recentemente evoluta nel ritiro da Gaza, e significherebbe anche
l’allontanamento dalla Cisgiordania nel prossimo futuro. È vero che Sharon si è
unito al movimento shalom ma non vuo dire che è diventato un amante della pace.
Sembra proprio che il vero significato della parola pace non si possa tradurre
in ebraico moderno. 
 
Il significato di pace non è traducibile nella realtà israeliana. 
 
 
 
Inoltre non solo pace non si traduce con shalom, ma la sincera aspirazione
israeliana alla pace non garantisce altro che la continuazione della guerra. Se
il risultato dello shalom è in realtà la divisione tra i due popoli del paese,
non potrà mai portare armonia e riconciliazione alla regione e questo per ovvie
ragioni. Shalom non potrà mai rivolgersi sia alla causa sionista che a quella
palestinese: non si occupa minimamente del diritto dei palestinesi, dettato
dalla morale, di ritornare. Ma trascura anche l’oltraggiosa pretesa
nazionalista ebraica di stabilirsi sull’intero territorio della grande Israele
a spese degli indigeni palestinesi. Per cui shalom è la continuazione della
guerra. Certamente Sharon vuole lo shalom, probabilmente è questa la ragione
per la quale Blair e Bush sono così entusiasti di lui. Con Sharon al potere, e
sembra che ci rimarrà, continuerà a prevalere lo shalom. Si imporrà ai
palestinesi uno shalom unilaterale. Uno shalom che permetterebbe il bomb
 ardamento infinito e spietato dei palestinesi che insistono per tornare nella
loro patria. Quello che rimarrà della Terra Santa è un crudele shalom che
uccide chiunque decide di vivere in pace. 
 
claudio
 
 
 
 
 
Sharon il macellaio
claudioSunday, Jan. 08, 2006 at 11:01 PM