La Libertà del Popolo non può certo essere un marchio pubblicitario d’infame sapore.

Né può precludere la Libertà di pensiero, di espressione, di quanti non si sono mai macchiati di indegni reati, di sfruttamento, di accaparramento, di censura inutile e dannosa, di abuso di potere, di violenza gratuita ed inutile, e tra queste cose, del peggiore dei reati, la tortura, e del più infido ed inqualificabile tra i metodi di tortura, la tortura tecnologica.

Per questo gli infelici che si ostinano, “donne” ed “uomini”, a torturare il sottoscritto e migliaia di altre persone in Italia, e con potere di interferire su quanti son stati “preparati” da dentisti mafiosi o da medici corrotti dallo stato di polizia, non sono solo criminali in atti e permanenza, con centinaia e migliaia di morti alle spalle di cui hanno occulta quanto vera responsabilità, ma sono anche degli infelici perché comunque finiranno nella pattumiera, e in ogni caso, al momento del risveglio del Popolo, non avranno la stessa clemenza che Togliatti concesse ai loro paparini e nonnetti, alle loro troie e vendute spie, nel ’48.

Quale che sia la loro “idea della vita”; quale che siano i partiti (tutti o quasi) cui fingono di aderire (aderiscono in realtà alla mafia e basta); quale che sia la loro effinge od uniforme, sono infamissime persone che si giovano della strana e reiterata ripetuta coincidenza di ben 3 tentativi affossati di far passare in Parlamento la legge contro la tortura (2003, 2006-2007, 2009).

Possono costoro reprimere e contenere per sempre il desiderio insopprimibile che porto in conseguenza a tutto ciò ?

Certo che no, e ciò non vale solo per me.

A costoro diciamo:

Uccideteci tutti in un giorno solo, fareste un affare.

Se non ce la fate, siete MORTI GIA’ ADESSO.