Tra il 1960-1962, e il 1977, furono centinaia di migliaia i quadri politici che si dedicarono al proletariato con aspirazioni generalmente comuni e varie deviazioni.

In generale si può dire che tra chi aderiva all'epoca al pensiero mao tse-tung non è certo oggi con noi, e se c'è, si tratta di pochi casi isolati.

Gli anarchici di un tempo non ci son più, ed è tutto sommato un peccato.

La gran parte dei dirigenti di "lotta continua" sono poi passati o a miglior vita, o al sionismo di sofri.

I tre "grandi vip" dell'autonomia operaia, negri, piperno e scalzone, sono tutti quanti stati a modo loro dei soluzionisti: ossia, rinnegatori dello scontro necessario.

I militanti bordighisti e della "sinistra comunista" liturgicamente se non son passati a miglior vita o miglior stipendio, son rimasti tali, frutto millenarista di una infelice casualità revisionistica assai sagace nell'interpretazione della crisi finanziaria quanto assai incapace di trasformare.

La totalità o quasi del ceto politico di avanguardia operaia, manifesto, pdup, psiup, ecc., ossia poi "democrazia proletaria", è finita assai male.

Finalmente iniziamo a respirare !

Finalmente i giovani dirigenti ed avanguardie del "movimento del 1977", ovviamente non bernocchi che stava con gli opportunisti ancora alla sapienza, iniziano a respirare ?

No, in gran parte sono quelli che sono stati più massacrati di tutti.

Qualcuno è ancora vivo, come il sottoscritto.

MA INIZIAMO A RESPIRARE !