BOICOTTAGGIO DEL VOTO

In questi giorni di campagna elettorale "il manifesto"
ospita una rubrica quotidiana - affidata a Luca Fazio -
intitolata 'scripta manent' dove si confrontano i pezzi che
altri quotidiani dedicano alla contesa di aprile.
Merita una citazione l'edizione del 26 marzo dove il
redattore del quotidiano di via Bargoni stigmatizza
l'intervento del professor Alessandro Dal Lago - noto
sociologo genovese - apparso su "Liberazione" del giorno
precedente.
Scrive il giornalista milanese: <Facciamoci del male con
Liberazione che chiede al professor Alessandro Dal Lago un
editoriale da infilare obbligatoriamente sotto il
titolo 'Sinistra, sono deluso ma ti voto'. Il punto è che
sotto il titolo incoraggiante, Dal Lago elenca alcuni
motivi - "la lista è più lunga" - per cui "non voterei
nemmeno la Sinistra arcobaleno, perché sono un elettore (di
Rifondazione) profondamente deluso">.
Il giornalista conclude ironicamente: <meglio astenersi
(dal leggerlo)>: siamo d'accordo con lui, se escludiamo la
precisazione tra parentesi; desideriamo però, molto
modestamente,  insegnargli che gli articoli vanno letti
tutti, per poterli commentare, altrimenti si corre il
rischio di diventare faziosi.
Infatti subito appresso alla dichiarazione riportata, il
sociologo ligure asserisce che andrà <a votare la Sinistra
arcobaleno solo perché una voce di sinistra sopravviva nel
nostro desolante panorama politico>: abbiamo il timore che
si sia trattato di una dimenticanza voluta, ma in assenza
di prove assolviamo il Fazio col beneficio del dubbio.
Il punto è: visto che persino Liberazione pubblica un
articolo dove un autorevole personaggio della 'società
civile' si dice tentato di astenersi, cosa trattiene i
proletari dal fare altrettanto, e - a differenza del
sociologo - portare a compimento questo loro proposito, con
l'intento di liberarsi di una sinistra borghese che non ha
mai fatto, e neppure potrà mai fare, i loro interessi?

BOICOTTIAMO LE ELEZIONI!
MANDIAMOLI A CASA!


Torino, 26 marzo 2008