ORA BASTA!

Il 6 dicembre scorso Torino è stata teatro di una delle più
gravi sciagure sul lavoro degli ultimi anni: sette operai
morti bruciati all'interno della linea 5 dello stabilimento
della Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni di corso Regina
Margherita.
Purtroppo però la guerra infinita dei padroni contro gli
operai non si ferma; nella mattinata del 5 febbraio, alla
fonderia Abrate di via Don Milani 4 a Collegno (To), si
verifica un altro pauroso 'incidente' che solo per un caso
non si trasforma nell'ennesimo omicidio bianco.
La esplosione di un altoforno per il trattamento termico
dell'acciaio coinvolge due dei sette operai dipendenti
dell'azienda: il primo, colpito dallo sportello
dell'altoforno - del peso di circa 200 chilogrammi - se la
cava con la prognosi di cinque giorni; l'altro viene
avvolto dalle fiamme, che gli divorano il 40 per cento
della parte superiore del corpo, ma fortunatamente non si
trova in pericolo di vita.
Quanto accaduto è indice che la tragedia della Thyssenkrupp
non ha insegnato nulla: la sicurezza sui luoghi di lavoro
continua ad essere un mero costo per i padroni e purtroppo
anche per i sindacati concertativi che si muovono, se pur
lo fanno, solo dopo l'accaduto, fregandosene bellamente
della prevenzione, certamente 'per non urtare la
sensibilità delle aziende'.
Alla luce di questa ennesima tragedia sfiorata risulta non
più rinviabile la costruzione ed il potenziamento, dove già
esistente, della Rete nazionale per la sicurezza sui luoghi
di lavoro, proposta dallo Slai Cobas per il Sindacato di
Classe ed aperta alla partecipazione di tutte le realtà
interessate.

Torino, 06 febbraio 2008