AL MERCATO DELLE VACCHE

L'accozzaglia partitica che risponde al nome di Sarc ha
deciso le quote di propri potenziali eletti alle prossime
elezioni: Rc-Se ne avrà il 45 per cento, Verdi e Pdci il 19
per cento ciascuno, Sd il 17 per cento; siccome i sondaggi
più credibili assegnano alla falsa sinistra 50 deputati
(contro i 91 della scorsa legislatura) si ha che:
Rifondazione avrà 22,5 deputati, Verdi e Pdci 9,5 a testa,
mentre Sd 8,5.
A parte l'assurdità del mezzo deputato per ogni formazione -
ma i due che 'avanzerebbero', e forse altri quattro presi
uno da ogni formazione facente parte del cartello,
sarebbero personalità indipendenti quali l'ex Garante della
privacy Stefano Rodotà - ci preme segnalare un dato: Sd
continua a perdere pezzi (in questi ultimi giorni sono
tornati all'ovile dell'agente della Cia Icare la deputata
Olga D'Antona ed il sottosegretario Famiano Crucianelli, il
quale si è portato via anche la testata mensile "Aprile",
di sua proprietà) ma la sua forza contrattuale si accresce
di giorno in giorno.
Prima la formazione di Fabio Mussi mette il veto alla
presenza nel simbolo comune della falce e martello,
rinnegando per questa via il proprio passato di dirigente
del vecchio PCI revisionista, poi trova la maniera di far
eleggere una pattuglia di deputati di consistenza
decisamente superiore ai propri meriti, che assommano -
secondo un sondaggio attendibile di qualche tempo fa - ad
un mirabolante 0,9 per cento che corrisponderebbe a ben
5,67 deputati, ben tre in meno - ed il 30 per cento in
meno - rispetto a quelli ottenuti al 'mercato delle vacche'
della Sarc.
A proposito di 'mercato delle vacche': occorre segnalare la
presentazione del simbolo della terza formazione trockijsta
che proporrà proprie liste alla sinistra della Sarc, anche
se i suoi dirigenti richiedono a gran voce a Ferrando ed al
suo PCL di correre insieme, ricevendone in risposta una
assoluta indisponibilità a fare accordi con chi ha
partecipato al governo del Mortadella: la Sinistra Critica.
All'interno del simbolo di questa formazione campeggia,
nella sua parte inferiore, la scritta "comunista": ci
chiediamo come mai accada questo, visto che il Sen. Franco
Turigliatto - vero mentore della formazione con l'On.
Salvatore Cannavò - ha recentemente dichiarato <non mi
sento comunista, ma trotzkista, luxemburghiano, guevariano>.

Torino, 20 febbraio 2008