Il Popolo vuole il Diritto.

Del Popolo fanno parte: principalmente il Proletariato, composto sia da cittadini italiani sia da cittadini del mondo a cui delle leggi fasciste e reazionarie rendono difficilissimo il divenire cittadini italiani nonostante il loro contributo e fatica; le classi subalterne in genere, il precariato, i disoccupati, il proletariato extralegale in granm parte giovanile, anch'esso composto di italiani e non, quindi anche i piccoli artigiani e negozianti, quando instaurino dei rapporti di lavoro regolari e di rispetto con i "propri" dipendenti.

Del Popolo non fanno parte: gli sfruttatori, coloro poi che negano o non vorrebbero esserlo, ma che sono incatenati dentro un ruolo di sfruttatori e di "gestori" della forza lavoro.

Appunto questo il ruolo che gentaglia come la Marcegaglia, vorrebbero fosse rivestito dai Sindacati.

Il plauso viene, a questo atteggiamento, dalla borghesia che si è impossessata dei vertici della Cgil e delle varie federazioni, della Cisl nella sua quasi totale interezza, della Uil in buona parte, della Ugl, dei sindacati di polizia, dei sindacati corporativi (tipo Snals, Cisal, ecc.).

Non è il caso di SLAI CoBas per il sindacato di classe.

Cercano di preparare provocazioni di polizia, che, sono stati già avvertiti, se si ripeteranno ci sarà una protesta come quella dei Bonzi del Vietnam negli anni '60, questa volta con benzina sufficiente.

è successo nel 2007. Una semplice scritta sui muri a Marghera, e dagli addosso a Dorigo, ex br. Si era appena iniziato il nostro lavoro di SLAI CoBas per il sindacato di classe a Venezia. Una breve lettera di un avvocato pubblicata dopo alcuni giorni, non valse a far divenire lungimirante la mente bacata di un pm del Sud, che ad ottobre 2007 scagliò per la prima volta nella Storia della Repubblica l'accusa di associazione sovversiva ad un Sindacato, il nostro.

Fatalità, vennero perquisite le case e sequestrati i computer di circa 35 persone, di cui 30 riferibili al nostro Sindacato, e 5 alla Associazione Vittime armi elettroniche-mentali.

Oggi ci riprovano, a preparare la strada ad altre provocazioni. Un servizio del Corriere del Veneto che enfatizza la "guerra delle tessere" in campo sindacale mescolandoci (circa questa "guerra") a metodi e organizzazioni con cui non abbiamo a che fare dato che stiamo costruendo l'autorganizzazione dal basso (in senso della scala sociale e non degli "scantinati", peraltro la nostra sede principale è un ufficio anche dal punto di vista delle autorizzazioni urbanistiche). Altre cose che non solo non sono vere, rispetto ad un nostro compagno che opera certo ben diversamente dalle "personalizzazioni" tentate verso una organizzazione sindacale collettiva costruita dal basso come la nostra, non fanno certo un buon servizio all'informazione in quanto sono marcate dal criterio di far paura ai lavoratori. L'articolo e le nostre precisazioni. Chi li manda ?

Lo sappiano, non solo stanno diffamando un cittadino, non solo stanno censurando la giustizia negata di un processo che lo Stato NON vuole rifare pur essendo a ciò indirizzato sia dalla CEDU che dalla Cassazione italiana, ma stanno anche portando alla decisione di protesta estrema e definitiva un cittadino torturato, che rivendica libertà per il Popolo ed Applicazione dei principi Costituzionali, e pertanto impeachment ed arresto e detenzione Costituzionale di tutti i primi ministri sin dal 1993.

Saluti e baci agli Onesti-e.

Paolo Dorigo

26.5.2009