Manifesti antiaborto nell’ospedale di Foggia




Nell’omertà del governo di centrosinistra riprende una campagna clerico-fascista contro le donne

Nei giorni scorsi - come denuncia la cgil Fp di Foggia - presso l’Ospedale Riuniti di Foggia si sono visti dei manifesti contro l’aborto affissi proprio nel reparto maternità. Questi manifesti fanno esplicito riferimento all’ “assassinio” che sarebbe “provocato dalla donna che intende affrontare
l’interruzione volontaria della gravidanza”. Non è la prima volta che questo accade, con tanto di autorizzazione all’affissione all’interno da parte della direzione sanitaria; e anche questa volta, nonostante fosse stata fatta richiesta da parte della cgil di rimuovere i manifesti, questi sono
rimasti.

Sarà un caso, ma questo avviene tra l’altro in una realtà in cui sempre più emergono episodi preoccupanti di decine e decine donne immigrate schiavizzate, e di badanti polacche o di paesi dell’Est, ³scomparse² o forse morte.

IL MOVIMENTO FEMMINISTA PROLETARIO RIVOLUZIONARIO DI TARANTO APPOGGIA QUESTA DENUNCIA.
E PENSIAMO CHE DI FRONTE A QUESTI ATTACCHI SIA NECESSARIA UNA MOBILITAZIONE DIRETTA DELLE DONNE, A CUI FIN DA ORA DIAMO TUTTO LA NOSTRA DISPONIBILITÀ.

Che non sia un caso isolato è dimostrato da un altro episodio, questo molto più grave avvenuto qualche settimana fa nel Veneto e che riguarda sempre gli ospedali; in questo caso la Regione si appresta ad approvare una legge, con il voto favorevole della Margherita, che permette l’ingresso negli ospedali e nei consultori delle associazioni contrarie all’aborto.

Potremmo dire che cambiano i governi ma l’humus clerico fascista verso la donna e i suoi diritti resta, Mentre alcun provvedimento che migliori la condizione delle donne costrette ad abortire (la questione dell’allargamento dei medici obiettori, lo stato dei consultori, il problema della pillola
RU486, ecc.), viene fatto dal governo, sono rimaste e riprendono con l’omertà o l’appoggio di forze del centrosinistra, iniziative tese a restringere il diritto d’aborto.

Ma come centinaia di migliaia di donne hanno gridato il 14 gennaio a Milano, noi ribadiamo:
IL DIRITTO D’ABORTO NON SI TOCCA, LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA!


Movimento femminista Proletario Rivoluzionario
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