«Massimo Papini è in carcere soltanto perchè non aveva abbandonato Diana»

il Corriere delle Alpi — 14 giugno 2010 pagina 06 sezione: ATTUALITÀ

ROMA. Una conferenza stampa per far sapere a tutti che Massimo Papini, finito in carcere il 1º ottobre 2009 con l’accusa di aver partecipato alle Br-Pcc, sta pagando con una lunga detenzione il profondo affetto che lo legava alla militante Diana Blefari Melazzi, condannata all’ergastolo per l’omicidio di Marco Biagi e suicida in cella quasi un mese dopo l’arresto del suo amico conosciuto dai tempi dell’università. E’ la nuova iniziativa organizzata per oggi dal ‘Comitato Massimo Papini libero’, movimento attorno al quale si ritrovano parenti, amici e conoscenti pronti a giurare che il 35enne attrezzista del cinema è vittima di un clamoroso equivoco giudiziario. Il processo che si sta celebrando è ormai all’ottava udienza e si snoda lentamente tra perizie telefoniche che per la procura di Roma sono esplicative del ruolo svolto nell’organizzazione brigatista da Papini. Per la difesa sono la prova di un’assoluta estraneità dell’imputato. I rappresentanti del Comitato non hanno dubbi: «Massimo Papini ha perso la libertà per essere rimasto, ostinatamente, accanto ad una persona che soffriva e a cui voleva bene». A metà luglio è prevista l’audizione, sollecitata dall’accusa, di Cinzia Banelli, prima pentita delle nuove Br.