Come siamo contro ogni tecnologia invasiva, contro ogni diffusione di inquinamento elettromagnetico, contro ogni forma di controllo ed interferenza mentale, contro le armi psichiatriche (benzodiazepine, elettrochock, prodotti Smith & Glaxo e similari), siamo contro la disinformazione che è parte dei progetti dell'imperialismo interni alla dominazione del capitale multinazionale e dei suoi cani da guardia finanziari, politici, economici, militari, addirittura "spaziali".

Di conseguenza siamo contro la disinformazione di regime.

Il Corriere della sera, lo stesso quotidiano che chiamava "terroristi" i Partigiani, lo stesso quotidiano che colpevolizzava l'anarchico Valpreda mostrificato per Piazza Fontana, lo stesso quotidiano che definiva il 13 marzo 1977 Roma come invasa dai barbari, lo stesso quotidiano delle rose della Braghetti a Kossiga, lo stesso quotidiano che per bocca di un ubriacone cattolico tunisino mi mostrificava come "brigatista" legato ad Al Qaeda essendo venuto illegalmente ed illegittimamente in possesso di "verbali" preparati per 7 mesi dalla DDA, lo stesso quotidiano che taceva sistematicamente le sconfitte della magistratura della Santa inquisizione serenissima contro i militanti dei Coordinamento dei comitati contro la repressione (1985) e della presunta "colonna veneta" della Unione dei comunisti combattenti, INSOMMA, LO STESSO FOGLIO VELINARO, oggi 24 gennaio 2009 pubblica che "militanti delle BR-PCC" hanno minacciato in aula il signorino Ichino, consulente dei potenti nell'interesse dei potenti contro l'interesse generale e specifico e Costituzionale delle masse e della classe operaia. In realtà si tratta dei prigionieri politici comunisti per la costruzione del PCPM, una organizzazione che ha pochi anni di vita e che non appartiene alle BR.

Perché questa disinformazione ?

Per vari motivi:

1. Nascondere che dei comunisti che vogliono costruire la rivoluzione attraverso un Partito ad essa adeguato (almeno nelle loro intenzioni), ESISTONO OGGI IN ITALIA.

2. Fare pubblicità alle BR-PCC.

3. Dare fastidio ai prigionieri delle BR-PCC ai quali la confusione dà molto fastidio.

4. Vedere chi smentisce e che cosa dice.

Noi non smentiamo, non essendo né delle BR-PCC né del PCPM, ma ci atteniamo ai FATTI, ed i FATTI sono diversi molto diversi da ciò che ha scritto in prima pagina, anche questa volta, il "Corriere della sera".