Palestine Network News

30 novembre 2005

Decine di familiari di detenuti abitanti ad Al Quds [Gerusalemme nei libri di scuola]  si sono riuniti questo mercoledì mattina, davanti alla sede della Croce Rossa a Sheikh Jarrah, in Al-Quds, per denunciare la repressione israeliana degli ultimi due giorni contro i detenuti di Ofer, in seguito alla decisione di trasferire Abdel Rahim Mallouh, responsabile del FPLP e membro del consiglio esecutivo dell'OLP.

Ya'qub Odeh, prigioniero scarcerato, ha dichiarato che l’aggressione contro i prigionieri, con i calci dei fucili e le sbranghe, le pallottole e le bombe, è stata inammissibile, e che la comunità internazionale deve assumere le proprie responsabilità, proteggere i prigionieri e il popolo palestinese contro gli aggressori. “L’aggressione contro i dirigenti palestinesi”, ha dichiarato, è una provocazione contro tutti i prigionieri, che rifiutano di sottomettersi al diktat dell’occupazione.

La moglie del prigioniero Ahmad Muslimani, responsabile del FPLP, arrestato da qualche mese nella città di Al-Quds, ha dichiarato che l’arresto di suo marito mira ad impedire ogni resistenza alla ebraizzazione della città ed a vuotarla dei suoi abitanti palestinesi.   “Non c’è alcuna accusa a carico di mio marito" ha aggiunto, « la corte suprema israeliana ha riconosciuto che mio marito è attivo nell’ambito sociale della città di Al-Quds, ma rifiutano di liberarlo perché egli è considerato come un riferimento per i giovani Palestinesi della città di al-Quds”.

Le famiglie dei prigionieri si sono rivolte all’Autorità Palestinese, reclamando loro di liberare i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri palestinesi (ricordiamo che il segretario generale del FPLP, Ahmad Saadat, è detenuto nella prigione di Ariha, così come numerosi resistenti appartenenti a varie formazioni). I familiari hanno denunciato il poco interesse dimostrato verso la questione dei prigionieri dall’Autorità Palestinese e dal consiglio legislativo, impegnati piuttosto dalle elezioni primarie interne.

A Gaza, il membro del consiglio legislativo palestinese, Hisham Abdel Razeq che è anche responsabile del dossier dei prigionieri nell’Autorità Palestinese, ha dichiarato davanti ai familiari riuniti a Gaza, per protestare contro le aggressioni israeliane sui prigionieri di Ofer, "Noi siamo qui davanti alla sede della Croce Rossa, per sostenere i nostri prigionieri e reclamare che cessi la repressione contro di loro”.  I familiari riuniti hanno marciato verso le sedi di tutte le organizzazioni dei diritti dell’uomo per esigere che venga adottata una decisione, rapidamente, per far cessare le pratiche barbare dell’occupante.

Da parte sua, il segretario generale del FPLP, Ahmad Saadat, ha denunciato, dalla sua prigione, la repressione, in un appello telefonico a Palestine Network News, affermando che la repressione a Ofer non è che un anello della repressione generale contro i prigionieri palestinesi. Questa è una politica strategica da parte dei governatori israeliani, quella di reprimere, cercare di sottomettere ed umiliare i prigionieri, per farli piegare, perchè rappresentano la fiaccola della lotta e della resistenza. Ha accusato la responsabilità delle autorità dell’occupazione di ogni deterioramento della salute di Abdel Rahim Mallouh.  Ha chiesto l’intervento delle organizzazioni umanitarie nel mondo per far cessare le pratiche dell’occupazione contro i prigionieri, e per obbligarli a rispettare i trattati internazionali.

(traduzione di Paolo Dorigo 1-12-2005)