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UN SOSIA PER LA CIA ?

Avere 1 o 7 sosia nel mondo non è una cosa impossibile.

Nel caso delle torture ai miei danni, dandosi la possibilità che una volta fattomi sparire in qualche base americana o sotto terra, cosa tutt’altro che fantasiosa, i servizi segreti possano usare un sosia con documenti ed oggetti miei spacciandomi per latitante ricercato con persone di sinistra a scopo di provocazione, ho reso note il più possibile le cose che conosco con certezza, molte altre cose erano nel mio pc sequestratomi dalla DDA-DIA con una stranissima operazione il 25-1-2005, fornisco qui le informazioni che ho su sosia del sottoscritto, cose che del resto i miei torturatori e spioni interferenti del cervello, già conoscono:

1.  negli anni ’70, ‘75 circa, su Panorama uscì un articolo con una foto di fascisti calabresi che facevano il saluto romano, tra i quali vi era un ragazzo che era quasi uguale a me. Forse troverò questo articolo, devo guardare nel mio archivio sul fascismo. Salvai dai macelli delle perquisizioni, per anni, molte mie raccolte, libri e riviste, ed è questo uno dei motivi per cui sin da giovane “sapevo” che avrei finito per fare l’editore, che è la mia intenzione, e che potrei forse fare se a Firenze si muovessero a dissequestrare un pc e materiali vari sequestrati senza nemmeno denunciarmi, senza indagarmi, in una indagine su un pirla con il quale ho solo avuto la disgrazia di solidarizzare un po’ in galera.

2.  nel 1992 e ancora nel 1993, una ditta di legname e serramenti di Mira, oggi cambiata di sede e con la quale ho ancora rapporti come cliente, mi disse che avevo un sosia che stava a Mestre in un quartiere sulla miranese.

3.  appena uscito dal carcere, nel mese di marzo-aprile di quest’anno, i commessi di un negozio del mio paese, mi riconoscevano come uno che il sabato sera precedente era in una discoteca, Tahiti, con i capelli lunghi, uguale a me. Gli spiegavo che non ero io, che probabilmente era il solito sosia, ed avvertivo gli avvocati e la locale stazione dei CC, del problema, per evitare provocazioni.

4.  di recente questo mese di agosto 2005, una persona con incarichi amministrativi nel mio comune mi ha informato di “avermi visto” a Senigallia (Marche) con una cartina geografica in mano, come fossi un turista. Evidentemente non sono io, non mi sono mosso da Mira, a parte brevi spostamenti per esami clinici.

Paolo Dorigo, 24.8.2005