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7-3-2006

 

NEL FEUDO BRIANZOLO

CONTINUANO GLI STUPRI
CHE CIVILTA’ E’ ?
NON SONO SOLO I NORDAFRICANI BOLOGNESI,

ALLORA.

Notizia:

“Drogata e violentata durante una festa. Le violenze subite le ha scoperte il giorno dopo, quando si è sentita male. La vittima ha 26 anni ed è residente a Missaglia LECCO. Sotto accusa” (e speriamo massacrati in galera dai detenuti stessi) “è finito un imprenditore brianzolo di 35 anni, un suo amico di due anni più giovane, un 58 enne gestore di locali notturni, un cameriere e una donna dell’Est europeo.” (vittima-carnefice) “Le accuse a vario titolo contestate sono quelle di violenza sessuale, spaccio di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione e falso. Lo stupro sarebbe avvenuto in una villa di proprietà dell’imprenditore a Missaglia. Il reato di falso viene contestato ad alcuni degli indagati in quanto avrebbero falsificato ricette mediche al fine di procurarsi sostanze stupefacenti.” ...

A volte le donne vittime di questo tipo di delitti orrendi, rimangono per sempre alterate mentalmente e preda di “voci”, incubi ed altro, che in realtà sarebbero la prova di quanto abbiamo raccolto alcune volte noi dell’Avae-m.

Cioè alcuni mix di psicofarmaci porterebbero la mente delle persone in altri lidi, in limbi mentali collettivi tutt’altro che inventati, di cui la psichiatria tace anche perché, come ogni buon albergatore, cercano di procurarsi nuovi clienti, non di perderne.

Di ciò sono racconti di alcune donne costrette a prendere LSD e simili sin dagli anni ’70.

L’LSD fu portato in Europa dai militari americani attraverso i loro contatti con criminali fascisti e malavitosi, in quanto venne usato molto spesso sperimentalmente anche per alcune sorte di “processi rieducativi” collettivi nelle forze militari USA di giovani sopravvissuti alla guerra in Viet Nam.

Pare che non si voglia dare alcun riconoscimento a questa questione, e che le persone che rimangono così segnate per tutta la vita, oltre che dalla doppia oppressione di donne e sfrutatte, dalla ulteriore doppia oppressione di dover ricordare le violenze sessuali subite, l’odore, il sudore e lo schifo degli stupratori, e di non potersi liberare di questo genere di “pensieri” trasformandole in persone dalla doppia personalità, gentili e remissive, quando non impazziscono, all’esterno, e fragilmente stuprate ogni attimo, interiormente.

E LA CHIAMANO CIVILTA’.