12-8-2007 Vista l'enorme quantità di menzogne e di mezze verità che vengono riportate dai media, riteniamo opportuno divulgare questa breve nota riguardante Antonio Lago Iglesias.


 
Premettiamo intanto che Antonio Lago Iglesias NON ha figli né dalla sua compagna né da altre donne. Ha invece una compagna (la quale ha dei figli, ma non da Lago), una madre e un padre viventi, una sorella, un fratello e una nipotina che effettivamente non ha mai visto e che é figlia di suo fratello.

Originario di Vigo (Galizia, Stato spagnolo), Antonio Lago appartiene ad una famiglia operaia. Dopo il periodo della scuola dell'obbligo, Antonio va a lavorare in fabbrica e intanto prosegue gli studi superiori frequentando una scuola serale.
 
Trascorre l'infanzia e la prima giovinezza nella Spagna franchista  e, giovanissimo, inizia la militanza politica; passa poi  ai GRAPO (Gruppi di Resistenza Antifascista Primo di Ottobre). Arrestato, torturato e condannato al massimo della pena (20 anni) passa da una galera all'altra del territorio, partecipando insieme ai suoi compagni a numerosi scioperi della fame per ottenere migliori condizioni di vita all'interno delle carceri.
 
Si sposa nel 1997 nel carcere di Ocana; la cerimonia civile viene celebrata dal giudice Paloma Alvarez Ambrosio.
 
A fine ottobre del 1998 viene messo in libertà per fine pena e si trasferisce con la sua compagna in Italia, dove inizia a lavorare presso una ditta che si occupa della distribuzione della pubblicità.
 
Nel novembre 2000 vengono arrestati a Parigi sette spagnoli, tra cui il segretario generale del Partito Comunista di Spagna (ricostituito). Lago si reca diverse volte a Parigi per partecipare, insieme a centinaia di altre persone, alle varie manifestazioni in solidarietà con questi prigionieri.
 
Nel luglio 2002 Lago si trova a Parigi, organizzando la solidarietà in vista del processo ai sette arrestati nel 2000. Qui, su mandato internazionale della Spagna, viene arrestato e trasferito nel carcere de La Santé. Durante i primi sei mesi resterà in totale isolamento e non gli sarà consentito neppure di vedere la sua compagna.
Al momento del processo, Lago ha già trascorso due anni in carcere per cui viene condannato per quei due anni e messo in libertà, ma con obbligo settimanale di firma. Il suo domicilio, in quel periodo, sarà presso una persona che si é resa disponibile ad ospitarlo, con il benestare del tribunale.
Nel frattempo Lago cerca e trova lavoro; non appena terminato l'obbligo di firma, affitta con regolare contratto un appartamento e vi si trasferisce, recandosi al lavoro tutti i giorni.
 
Nell'agosto 2007 Lago puo' godere delle ferie estive; la sua compagna dovrebbe raggiungerlo a Parigi ma all'ultimo momento sopraggiunge un problema di salute per cui Lago decide di affittare una macchina e di raggiungerla a Roma per evitarle i disagi del viaggio.
 
Il tragitto Parigi-Roma é lungo e faticoso per cui nella serata del 9 agosto Lago ritiene opportuno fermarsi a riposare e quindi telefona a C.C., che abita a Novara (C.C. é una giovane compagna che era in corrispondenza con l'associazione spagnola di appoggio ai prigionieri politici, organismo che non esiste più da anni; C.C. una volta uscita dal carcere, aveva chiamato alla compagna di Lago il quale le aveva trovato un lavoro presso la stessa ditta per la quale lavorava lui ed era rimasta per alcuni mesi a vivere a Roma) e che non vedeva dal dicembre del 2001. Lago va quindi a riposare a casa di C.C. che da qualche tempo convive con M.R., persona che Lago sino al 9 agosto sera non conosce. Dopo aver riposato, il mattino seguente Antonio fa una passeggiata per  il centro di Novara, poi attende che C.C. e M.R. tornino dal lavoro, per pranzare insieme e poi proseguire per Roma.
Verso le 13,30 il pranzo sta per finire, ma al posto del caffé arrivano 12 carabinieri (senza pennacchi ma con le armi).
Perquisiscono la casa e poi la macchina di Antonio (che era custodita in un cortile/garage), non trovano armi da nessuna parte; né computer portatili, solo panini al latte e formaggio; i documenti di Antonio vengono riconosciuti come autentici e suoi, ma viene comunque portato prima in caserma e poi trasferito in carcere (Via Sforzesca 49 - 28100 Novara), senza dargli la possibilità di fare una telefonata alla sua compagna.
 
Non si conoscono i motivi per i quali Lago é stato arrestato in Italia ma possiamo affermare in assoluta certezza che NON AVEVA PENDENZE DI NESSUN TIPO, NE' IN ITALIA NE' IN SPAGNA  o altro paese;
SE AVESSE AVUTO PENDENZE, LA SPAGNA NON  GLI AVREBBE RILASCIATO UN REGOLARE PASSAPORTO!
Secondo gli avvocati spagnoli, si potrebbe trattare di un "eccesso di zelo" da parte delle autorità italiane che avrebbero "ignorato" che Lago aveva un mandato di cattura ma... nel 2002 e che quel mandato di cattura lo aveva tenuto in galera per ben due anni in Francia...