30.7.2009

SIA CHE QUESTO DOCUMENTO SIA AUTENTICO SIA CHE SIA MANIPOLATO, RITENIAMO CHE IL CONTENUTO ESPRESSO DALLA REDAZIONE DI GUARDARE AVANTI ! NON SAREBBE DIVERSO

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Se fosse una Risoluzione Strategica di una Organizzazione BR, ci sarebbe una organizzazione BR, ergo ci sarebbe un combattimento comunista attivo nel paese, dentro un modello classico che attualmente è stato dimostrato perdente e superato dalla nuova grande ondata della Rivoluzione Proletaria Mondiale e dalla enorme forza delle guerre popolari dirette dai Partiti Comunisti di tipo nuovo, Partiti Comunisti Maoisti, che questi revisionisti armati continuano a fingere non esistano.

Guerriglia Urbana in un paese oramai decentrato, dove tra il 1971 ed oggi si ha un CALO della popolazione delle principali 10 città anziché un aumento !

Forze Rivoluzionarie “Urbane” dunque, con la risoluzione nel garage di casa. Suvvia !

Dopo il 1981 non ci sono mai state “offensive” cioè serie di attacchi concatenati ed organizzati dentro campagne stabilite e ben precise, ma puramente azioni residuali dentro un modello di clandestinità p-m che man mano cedeva il passo proprio come modello, nella sua incapacità di adeguarsi non tanto militarmente, ma proprio politicamente, dentro un modello nuovo che rispondesse ai mutamenti in atto.

Oltretutto, riconoscere come “sconfitte” gli atti repressivi, un autogol in politica.

“Si attacca e si ripiega per preparare di nuovo le condizioni dell’attacco”. È una feticizzazione e striminzita sintesi del clausewitzismo, non è un adattamento alla nostra realtà e particolare fes, del maoismo, terza e superiore tappa del marxismo.

Dinamica, senza considerare i rapporti di forza tra le classi, dato che non li si vuol cambiare, li si “registra”; si rifiuta la Linea di Massa.

Nessuno si permette di dire che non ci sarebbe bisogno di BR nel nostro paese, ce ne sarebbe bisogno davvero, ma di un autentico Esercito Proletario, non di gruppuscoli incapaci di operare.

Alla lunga, decennio dopo decennio, la paura che la borghesia può avere, non è sufficiente a frenarne gli istinti più beceri ed infami.

Ed intanto, il proletario che non è ancora morto può ben dire: “E IO PAGO” !

E ora andiamo a considerare che questi compagni revisionisti armati non molto abili nell’attacco oggigiorno, ammettono un “mutamento nella composizione di classe”. Cioè ?

Toninegrismo ? Siamo alle definizioni ? Operaio-massa ? Perché vi credete che non esiste più ? Esiste, ed è molto più mondializzato e sfruttato di allora, ed ha bisogno di organizzarsi sulle cose essenziali, senza le quali nessun “Partito combattente” potrà pensare di contribuire a cambiare le cose.

La continuità è il problema, non è sbagliata, è sbagliato focalizzare il tutti i problemi attorno al feticismo di una esperienza che è morta di fatto nella sua incapacità od impossibilità di rinnovarsi ed adeguarsi (pensiamo solo alle mistificazioni su Aviano, od al modulo riproposto dal gruppo che portò gli attacchi nel 1999 e 2002, un modulo classico con una visione centralistica assolutamente perdente, fatta apposta per cadere tutti al primo colpo repressivo).

Aviano: La cosiddetta questione della proposta politica programmatica prelude ad una platea che possa raccogliere questa proposta: una visione idealistica del modo di fare politica.

La questione Aviano semmai era praticare la guerra all’imperialismo, nel quadro della rivoluzione proletaria mondiale di cui già si scorgevano i primi fuochi.

Chi ha scritto il documento che stiamo leggendo, ha avuto 15 anni per farlo. Non l’ha fatto, ed ora scrive questa riflessione. Non comprendiamo perché essi non comprendano che la questione è che è cambiato il centro rivoluzionario, non è più determinante una azione combattente determinante, ma una rivoluzione di classe, un estensione del Fronte delle masse, una ripresa di organizzazione da parte dei proletari, attraverso l’autorganizzazione. (Quella autonomia di classe cui si riferivano all’inizio).

Senza questa consapevolezza, questo volantino appunto è una variante del revisionismo armato.

I compagni estensori del documento parlano di “posizioni deviazioniste”, come se essi fossero oggi l’avanguardia rivoluzionaria che erano certamente le BR nel 1981.

La cosa non è assolutamente assodata, compagni.

È nella pratica che si vede.

E la vostra pratica non ci convince.

Agire da Partito per costruire il Partito, compagni, significa costruire il Partito comunista di tipo nuovo, marxista-leninista-maoista, buttare nel cesso l’errore dell’unità del politico e del militare feticizzata per portare alla sconfitta, e cogliere da essa quella sintesi corretta (pratica come motore di verifica e aggiustamento della teoria) che però in una società complessa come questa, a livello mondiale ed anche nei paesi cosiddetti erroneamente “arretrati” deve vertere sui Tre strumenti della rivoluzione, non su piccoli nuclei assassinati periodicamente dal regime più idiota ed immeritevolmente vincente sulla guerriglia, di tutta la storia umana.

Area geo-politica. Basta per piacere. La nostra area geo-politica è il mondo, 1 miliardo e mezzo di operai e contadini senza più confini, 5 miliardi di diseredati, mezzo miliardo di borghesi e loro lacché, resistenza ovunque, fratellanza e solidarietà, necessità di fare Fronte e di avere Partiti agili e precisi, di tipo nuovo, maoisti ! Per vincere, non per fare mea culpa ogni 10 anni.

Assumendo noi il compito, e non siamo i soli, di contribuire alla costruzione dei Tre strumenti della Rivoluzione, non faremo questo errore di seguire questa linea politica oramai sconfitta, che aveva cose buone e cose meno buone, e che ha esaltato solo quelle meno buone.

Saluti solidali

W il comunismo

W Marx-W Lenin- W Mao Tse-Tung

I compagni dell’area di Guardare Avanti !