Pagina italiana La Conscience [mail 14-02-2006]

 

Il commento (www.paolodorigo.it)

In realtà gli “aumenti” di valore nelle esportazioni verso i paesi arabi da parte dell’entità sionista sono abbastanza contenuti. Complessivamente nel 2005 l’ammontare dell’export israeliano verso tutti i paesi arabi messi insieme (ovviamente escluso il loro alleato nazifascista, la Turchia), non raggiungeva un terzo di quelle fatte verso l’Italia nel 2003. E dalla Palestina, l’Italia quanto acquista ? Vedasi commenti tra parentesi quadre. “israele” e SS.UU.A. sono una nostra notazione redazionale.

 

 

La notizia

Una agenzia dell’ufficio sionista per le esportazioni

Aumento delle esportazioni israeliane verso l’Iraq ed il mondo arabo.

Gli scambi commerciali tra “israele” e mondo arabo sono in piena crescita, secondo un nuovo rapporto pubblicato dall’ufficio israeliano delle esportazioni.  Il direttore di questo organismo, David Artsi, ha comunicato che le esportazioni dei prodotti israeliani verso i paesi arabi sono aumentati del 29% nel 2005 per un ammontare di 232,6 milioni di
dollari. Questi dati non comprendono i 12 milioni di dollari di vendite indirette effettuate con l’intermediazione di paesi stranieri.

Uno dei migliori clienti di “israele” nel mondo arabo è il mercato egiziano. Le esportazioni verso il Cairo registrano un aumento del 214% per circa 93 milioni di dollari. Gli Egiziani hanno principalmente acquistato dei prodotti chimici e tessili. M. Artsi precisa che un nuovo accordo di cooperazione siglato di recente con l’Egitto è all’origine di questo ammorbidimento. La Giordania rimane comunque in testa tra i patrner commerciali : le esportazioni dirette al regno hacemita raggiungono i 115,2 milioni di dollari. [Per avere un termine di paragone, a parte il grosso versi gli SS.UU.A., 5 dei 6 paesi che più degli altri acquistano merci da “israele” nel 2003 si attestavano tra i 1000 e i 2000 milioni di dollari, ndT]
[Quelle che seguono sono cifre che evidentemente sono ridottissime al solo ambiente del potere, ndT]

Un nuovo mercato interessa sempre più le società israeliane: si tratta dell’Iraq. Numerose tra queste ditte operano discretamente in questo paese dopo la caduta di Saddam Hussein. Nel 2005, le esportazioni verso Baghdad sono aumentate del 24%, 5,7 milioni di dollari. Gli acquirenti dell’Iraq acquisiscono numerose merci israeliane che vanno dai sistemi di sicurezza agli utensili di plastica.

Altri Stati arabi che non intrattengono rapporti diplimatici ufficiali con “israele” figurano sulla lista dell’ufficio delle esportazioni: le vendite verso la Tunisia sono aumentate del 69% e sono valutate e sono valutate 1,9 milioni di dollari.  Analogamente, il Marocco ha fatto acquisti per 11,2 milioni di dollari di prodotti israeliani (18%). "L’evoluzione degli scambi commerciali con il mondo arabo dipenderà soprattutto dalla situazione politica nella regione", ha concluso M.Artsi al termine di questo rapporto.