UNO STRANO PAESE

Va bene, lo ammettiamo: ci eravamo sbagliati; credevamo che il governo attuale fosse, sì, servo dei poteri forti, ma almeno su alcune questioni avesse il coraggio di marcare una netta discontinuità dal precedente.  Invece bisogna ammettere che, al momento, non si vede alcuna distinzione su nessun argomento:stesso atteggiamento di servilismo esasperato verso gli yanqui e il Vaticano, stessa conduzione degli affari interni, con l’aggravante della assoluta complicità del sindacalismo ufficiale; che differenza c’è tra il comportamento dell’ex ministro dell’Interno forzitaliota Beppe Pisanu e quello dell’attuale titolare dello stesso dicastero, il socialista craxiano Giuliano Amato (ma amato poi da chi?) sulla questione dei diritti delle minoranze, siano esse linguistiche, di prefernza sessuale , di etnia o di qualunque altro genere?

E che differenza passa tra l’ex ministro della Giustizia legaiolo - Roberto Castelli - ed il suo omologo attuale, il superdemocristiano Don Clemente Mastella, anche alla luce dell’ultimo arresto di Marina Petrella, ex militante delle Brigate Rosse, in Francia dove viveva da anni alla luce del sole?

Questo è proprio un paese strano, dove si graziano i terroristi altoatesini, si scarcerano i pluriomicidi, si condona qualunque abuso edilizio - salvo poi lamentarsi quando accade qualche tragedia ad esso collegata, come quella di questi ultimi giorni in Campania, si concede l’indulto anche ai condannati per riciclaggio di denaro ed altri reati di stampo mafioso; non si perdona soltanto l’aver lottato per una società libera dallo sfruttamento dell’immensa maggioranza da parte di un pugno di persone.  Con questo non intendiamo certamente intendere che appoggiamo la scelta di chi fece la lotta armata, che si dimostrò errata e fu condannata dalla storia - a differenza della gloriosa Guerra Popolare di lunga durata che ha dimostrato di essere vincente qualora sia guidata da un autentico Partito Comunista marxista-leninista-maoista; quella che condanniamo è la persecuzione sistematica dei comunisti: siano essi ex militanti delle formazioni armate, siano quelli come i militanti del (n)PCI che vivono in clandestinità, siano i sinceri antifascisti, da parte di tutti i governi borghesi, siano essi di destra o di centro (falsa)sinistra.

Torino, 23 agosto 2007

 

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