I Comitati di solidarietà Nepal si uniscono alla gioia del popolo nepalese che da 17 giorni combatte, sfida e piega il regime reazionario del re Gyanendra sostenuto dall’India e dall’imperialismo occidentale. Un giornalista nepalese dalle prigioni di Kathmandu ha scritto: “vorrei essere in piazza per prendere parte a questo storico Tsunami popolare”.
La rossa bandiera del Partito Comunista del Nepal maoista guida la protesta popolare unendo tutto il popolo, mentre l’esercito di liberazione nazionale guidato dal Partito Comunista del Nepal maoista accerchia le città, afferma il potere rosso che controlla ormai larghe parti del paese e guida le masse verso la nuova Repubblica del Nepal, uno Stato di nuova democrazia in marcia per il socialismo.
La rivoluzione nepalese in mezzo ai due gigante del sud Asia mostra ai proletari e ai popoli del mondo la forza della guerra popolare, la forza del comunismo autentico, la forza del maoismo.

Tremano le classi reazionarie e l’imperialismo.
Il Nepal ha conquistato le prime pagine dei giornali, ma i Comitati di solidarietà Nepal sono stati nel nostro paese da sempre lo strumento dell’informazione, della conoscenza di questa grande guerra di popolo e hanno favorito in questi anni, con assemblee, manifestazioni, ampie diffusione, il legame tra avanguardie operaie e proletarie, in particolare dei cobas e del sud dell’Italia.
All’interno dei Comitati di solidarietà, i giovani hanno organizzato manifestazioni, le donne hanno fatto conoscere l’elaborazione e l’organizzazione delle sorelle/compagne nepalesi in seno alla guerra popolare che stanno facendo anche della rivoluzione nepalese un esempio entusiasmante della lotta per rompere tutte le catene.
I Comitati di solidarietà Nepal hanno condotto questo, dovendo combattere quotidianamente contro il muro del silenzio, della cecità politica e dell’opportunismo del movimento antiglobalizzazione imperialista del nostro paese e contro gruppi di parassiti che sotto diverse vesti cercano di boicottare lo sviluppo proletario e popolare della solidarietà internazionalista col popolo nepalese.

L’avanzata della guerra popolare, la sua visibilità internazionale rende possibile un grande salto qualitativo, politico e organizzativo.

 

Andiamo in Nepal! Contribuiamo alla rivoluzione nepalese! Sosteniamo l’appello dei giovani maoisti di Red Block per una brigata internazionale di conoscenza, lavoro e sostegno, da organizzarsi il più presto possibile!

Mobilitiamo la classe operaia, le masse popolari in uno sciopero politico a fianco del popolo nepalese, gemellato con lo sciopero prolungato!

 

Rendere chiaro che alle pendici dell’Everest si gioca una partita geopolitica che interessa non solo il proletariato ma tutto il nostro popolo e tutto il nostro paese. “Dai rapporti tra Cina e India dipende anche il futuro dell’Europa. Ecco perchè dobbiamo guardare al piccolo Nepal con grande attenzione” - Questo scrive la stampa borghese.

Bene, mobilitiamo tutte le forze popolari e democratiche del nostro paese affinchè il nuovo governo, il nuovo parlamento si schierino dalla parte del popolo nepalese rompendo ogni legame con il regime di Gyanendra, sostenendo le parole d’ordini del popolo nepalese e del Partito Comunista maoista che lo guida e preparandosi a riconoscere la nuova Repubblica democratica nella mani del popolo.

 

Comitati di solidarietà Nepal

 

25.4.2006

 

Materiali, informazioni, filo diretto con la rivoluzione nepalese

organizzare i comitati di solidarietà dovunque è possibile

prendere immediato contatto con vettarossa@libero.it - 347/5301704