Una indegna campagna di criminalizzazuione é stata scatenata contro lo slai
cobas ilva in seguito all'affissione di alcuni cartelli in piazzale bestat
che denunciavano il direttore dell'inail di taranto come servo di padron
Riva
il direttore dell'inail ha subito amplificato la cosa parlando di minacce e
intimidazioni, parlando di volantini quando non c'é stato alcun volantino,
parlando di cartelli davanti all'inail, quando i cartelli sono affissi e
fanno bella mostra di sé in piazzale bestat che non ci risulta essere
proprietà dell'ILVA
Sono seguiti i toni allarmistici della stampa, la digos indaga ecc con
l'accusa velata di esseere quali dei terroristi
di tutta questa campagna siamo noi le vittime e non certo il direttore
dell'INAIL, siamo noi che si vuole intimidire e siamo noi che si vuole
mettere a tacere !
perché questi cartellli sono stati affissi?
perché il direttore dell'inail in una intervista a un giornale locale si é
data a gravi e infondate affermazioni contro i lavoratori, le loro famiglie
e contro tutti coloro che lottano contro padron Riva e la sua politica che
produce morti e infortuuni che porta l'ilva di taranto ad essere in questo
campo iun vera emergenza, come peraltro affermato anche da una commissione
parlamentare e da tutti coloro che hanno sale in zucca
in quest intervista si parla di giovani operai che fanno uso di
stupefacenti, di incidenti causati da operai, sempre giovani, che fanno
tardi la sera  e quindi sul lavoro non sono attenti, di operai che vanno in
diuscoteca e arrivano alle 3/le 4 sul piazzale Ilva e là dormono prima di
enrare in fabbrica, di familiari che non fanno il loro dovere, perché
dovrebbero dire ai loro figli operai di andare a letto presto - come si
faceva una volta. Si dice che i lavoratori non hanno la cultura del lavoro
ed altre stronzate simili
Analoghe dichiarazioni il dott. Gigante ha fatto in un convegno al seminario
di oria, suscitando l'indignazioni di alcuni familiari presenti al convegno,
come il dott. Gigante ben sa!
Poi ci si affretta per quanto é possibile dallo scagionare l'azienda da
responsabilità e si fanno proprie poi quasi con parole identiche le tesi
aziendali che sono i lavoratori la causa degli incidenti e che sono i
lavoratori stessi che mettono a rischio anche i loro colleghi - tesi
aziendali alla base del tentativo di padron riva di licenziare i lavoratori
infortunati per che  non sanno lavorare e possono causare danni agli altri.

In nessuna inchiesta giudiziaria in corso per omicidi bianchi e infortuni,
risultano le cose che il dott. Gigante afferma, anzi risultano ben gravi
responsabilità della proprietà aziendale, della direzione aziendale, dei
capi e responsabili preposti alla sicurezza !
Il direttore dell'inail poi arroga al suo istituto un compito di prevenzione
che non gli spetta - perché sono ben altri gli organi preposti allo scopo -
primo fra tutti l'Ispettorato del lavoro  - di cui da tempo richiediamo una
postazione in fabbrica e che tutti ostacolano attivamente. mentre attraverso
le dichiarazioni del dott. Gigante si capisce bene perché padron Riva é
stato tanto contento della postazione dell'INAIL in fabbrica e si capisce
bene quale ruolo padron riva vuole fargli svolgere
E noi come slai cobas da sempre imlpegnati in prima fila nella lotta contro
infortuni e omicidi bianchi a fronte di tutto questo dovremmo tacere ?
Ci stupiamo invece altri dirigenti sindacali confederali si stiano zitti -
come la Fiom che pure in altre occasioni a sollevato problemi simili - o
sostengono apertamente le affermazioni del dott. Gigante esprimendogli
solidarietà
Questo é uno sca,dalo vero e proprio e fa parte dell'ipocrisia e le
complicità che ci sono in questa città sul problema della situazione
in fabbrica e della sicurezza in fabbrica in particolare per i giovani
operai
Il dott Gigante criminalizzando i cartelli ha sollevato una pietra che gli
deve cadere sui piedi, perché su questa cosa vogliamo andare a fondo

 mercoledì 13 alle ore sei presso la port. D dell'ilva vi sarà
un presidio di denuncia e sempre nella stessa giornata sarà organizzata una
iniziativa sotto la sede inail con  un esposto alla direzione nazionale e
regionale dell'inail per
accertare se le dichiarazioni del direttore provinciale sono in linea
con gli orientamenti e le funzioni istituzionali dell' Ente o si configurano
come opinioni personali e distorsioni delle funzioni da parte del dott.
Gigante


Slai cobas ILVA per il sindacato di classe Taranto
cobasta@libero.it
 

3934146933

(diffuso in reddito-lavoro in http://www.ecn.org)