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Link a: [News-anarcotico] Egitto: leader profughi sudanesi, "Le vittime sono 26 tra cui 7 bambini"

Il Cairo, conclusa tragicamente la protesta di 3.500 sudanesi
All'alba gli agenti hanno assalito la tendopoli: trenta i feriti
Egitto, la polizia carica i profughi
"Lasciateci partire". Dieci morti Tra le vittime anche una bambina di
quattro anni
IL CAIRO - Si è conclusa in tragedia la protesta di circa 3.500
profughi sudanesi che da tre mesi erano accampati in una piazzetta del
quartiere residenziale di Mohandessin, al Cairo, nei cui pressi sorgono
gli uffici dell'Unhcr, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i
Rifugiati, per rivendicare l'autorizzazione a espatriare. All'alba
migliaia di agenti delle forze speciali anti-sommossa della polizia
egiziana, armati di manganelli, mazze e scudi in plexiglass, hanno
caricato la folla di disperati, tra cui moltissimi bambini,
nell'intento di scacciarli. Dieci profughi sono morti tra cui anche una
bambina di 4 anni. Una trentina i feriti.
La carica è stata decisa dopo ore di assedio e inutili tentativi di
costringere i sudanesi a salire su pullman per essere trasferiti
altrove. All'alba l'assalto finale. Quattromila agenti hanno dapprima
circondato la tendopoli dove i profughi vivevano in condizioni
sub-umane, dormendo all'addiaccio, protetti dal freddo notturno solo da
stracci, pezzi di cartone, teli in plastica. Poi sono passati
all'azione. Sul luogo dell'offensiva sono rimaste pozze di sangue e
corpi esanimi.
"Ci uccidono", urlava durante gli scontri uno dei rifugiati. Un altro
gli faceva eco: "La maggior parte di noi in Egitto sono stati
sottoposti a violenze. Non vogliamo più restare qui! Le nostre
richieste sono legittime, protestare è l'unico diritto che abbiamo!"
Dal canto suo l'agenzia Onu si è impegnata a fornire più assistenza ai
sudanesi, ma ha anche avvertito di non essere in grado di organizzare
sistemazioni altrove per tutti.
La protesta è iniziata quando l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite
per i Rifugiati, ha sospeso gli aiuti a coloro che avevano chiesto lo
status di rifugiato e non erano riusciti ad ottenerlo. L'agenzia Onu ha
spiegato che nel garantire lo status di rifugiato deve dare la priorità
alle persone che devono effettivamente sfuggire alle persecuzioni in
patria e che non è in grado di risolvere i problemi legati alle
discriminazioni e alle difficoltà economiche in Egitto, dove il tasso
di dicoccupazione è molto alto.
Secondo l'agenzia Onu molti di coloro che chiedono lo status di
rifugiato sfuggono a una condizione di povertà piuttosto che a
persecuzioni politiche e in quanto tali non possono qualificarsi come
rifugiati. Una versione contestata da molti degli immigrati, secondo i
quali rientrare in Sudan - malgrado l'accordo di pace che ha posto fine
a 21 anni di guerra civile - non è sicuro.
Repubblica online

 

 

 

 

 

 

 


Egitto: leader profughi sudanesi,
Le vittime sono 26 tra cui 7 bambini"
 
IL CAIRO - Si aggrava il bilancio delle vittime degli scontri tra un 
gruppo di profughi sudanesi e la polizia egiziana al Cairo. Secondo i 
leader della protesta i morti sarebbero 26, tra cui 7 bambini. Il 
ministero degli Interni egiziano ha riferito di 10 morti. Le violenze 
sono scaturite dal tentativo degli agenti di sgomberare un campo 
abusivo stabilito dai profughi, ormai da tre mesi, nel giardino della 
citta' davanti agli uffici dell'Onu. (Agr)