ATTORI E MOTIVI DI UNA MISTIFICAZIONE FUNZIONALE AL CAPITALE ED AI TRADITORI DEL PROLETARIATO

Contesto generale: Soluzione politica, dissociazione, partito dei dissociati (manifesto+altre aree), tradimento revisionista completo dopo la dissoluzione di molti paesi un tempo socialisti, concertazione confederale (1992-1993), guerra in Iraq voluta dagli SUA, fatta propria da tutti i paesi OTAN (dal 1991), criminalizzazione del dissenso operaio, leggi speciali perduranti, presidenza Kossiga, leggi antimafia, stragi di mafia, leggi carcerarie speciali, e azzeramento del nuovo codice di procedura penale (1992-1999) con la legge Scotti-Martelli.

Contesto specifico: Veneto regione dei "miracoli" ove il compromesso storico trovò sede principale nella repressione del movimento rivoluzionario di massa. Marghera e il fastidioso on.M.Dorigo, segretario Fiom e poi deputato del Prc nelle due legislature "brevi", unico eletto per la sinistra nei collegi uninominali della Camera del 1994 nel profondo nord Italia (1992-1994-1996).

Specifica montatura: colpisce l'identità di Paolo Dorigo, militante ed avanguardia riconosciuta, per colpire la soggettività politica e i movimenti rivoluzionari NON controllati dalle Br.

Resistenza: la resistenza processuale e politica di Paolo e degli altri compagni processati a Udine (4 in tutto) è incrinata psicologicamente da divergenze politiche che maturano nella convivenza carceraria a partire dalla non accettazione da parte dei militanti Br-Pcc delle critiche esplicitate da Paolo nel documento di Trieste (appello) del 15.6.1995.

Costruzione abberrante: Microchippare Paolo dopo un suo gesto di rivolta (4.1.1996) per continuare la montatura e tentare di "convincerlo" a pentirsi. I media censurano la notizia. Paolo è operato (10.1.1996), per 2 ore e 10 con 120 punti di sutura, ma non viene informato di cosa gli viene innestato oltre alla pelle sostitutiva delle ustioni. L'anestesia totale dura 8 ore. Dopo circa una settimana una "psicologa" inviata in ospedale a Torino dal ministero, gli attiva con un telecomando, delle protesi sottocute. Paolo non comprende cosa abbia fatto con quel telecomando questa funzionaria, ma non può reagire.

Sentenza definitiva italiana, 27.3.1996: in tempi rapidissimi Paolo ed altri 3 coimputati (dichiaratisi militanti Br-Pcc) vengono condannati.

Intervento del diritto internazionale, 9.9,1998. 14 magistrati su 17 della CEDU esplicitamente intervengono nel caso di Paolo su ricorso dell'avv.Pelazza di Milano, sanzionando l'Italia e chiedendo la revisione processuale.

Inserimento della politica italiana: Pera e poi parlamento e governo applicano le modifiche per il giusto processo alla Costituzione, e ad alcuni articoli del cpp, 192 e 513, partendo dal caso di Paolo. La legge tuttavia non è retroattiva.

Fallimento della costruzione abberrante: Paolo inizia a menar le mani (2002). Colpisce un digos durante una perquisizione a Biella dopo l'azione Biagi delle Br-Pcc.

Decisione finale della costruzione abberrante: Utilizzo degli strumenti di controllo ed interferenza mentale innestati nel 1996 per torturare Paolo e costringerlo esplicitamente (profferta come DIA, segretamente fatta attraverso queste tecnologie sin dal maggio 2002) alla resa.

Inizio della lotta esplicita di Paolo contro la tortura tecnologica: dal 2002. Paolo apprende che le protesi acustiche per i sordi, sottocute, del biocampus di Roma, sono attivabili con un telecomando, e quindi ricostruisce cosa è avvenuto a Torino nel gennaio 1996 con precisione. Fino al luglio 2002, dal maggio 2002, è cosciente di avere qualcosa in testa, ma non ha alcuna conoscenza in materia. Studia la materia a partire dal luglio 2002.

Primo successo: spingere alla mobilitazione settori del movimento di classe (2002-2004).

Problema: la rinuncia di certi difensori di "sinistra" a combattere questa specifica battaglia costringe Paolo a trovarsi un difensore "specifico" che abbia già fatto iniziative contro il 41 bis e l'emergenza: Vittorio Trupiano di Napoli, che si dà disponibile nel dicembre 2002.

Mistificazione: Antigone e settori del movimento e del partito di "rifondazione comunista" portano avanti la tesi del disagio psichico.

Mistificazione nella mistificazione contro la lotta di Paolo: i media al momento del culmine della lotta di Paolo e della solidarietà espressa dal SRP e da compagni in Umbria e molte altre regioni (maggio-dicembre 2004), pubblicano a più riprese la grossolana montatura secondo cui la costituzione di un gruppo Br, una rapina di autofinanziamento (10.8.1993) e l'attacco militare di Aviano alla base USAF (2.9.1993) sarebbe stato in realtà "il lancio di una molotov contro un muro" e Paolo "innocente" in carcere. L'innocenza di Paolo, giuridica in quanto non valido il ricorso alle testimonianze istruttorie del Dalla Longa per condannarlo, è colpevolezza politica in quanto Paolo ha sempre rivendicato la giustezza di quell'attacco. Quindi PER NASCONDERE LA DENUNCIA DELLA TORTURA TECNOLOGICA occorre al potere una mediazione, alla quale si presta in udienza a Perugia l'avvocato Simpatico, non per lungo tempo ancora collaboratore dell'avv.Trupiano, e consistente appunto nella mediatizzazione della storia della "molotov" e dell'innocenza giurifica. Nonostante Paolo continui a precisare queste cose nei suoi comunicati, nei media passa questa mediazione. La sua lotta quindi ottiene la scarcerazione con concessione degli arresti domiciliari per effettuare gli esami medici, ma con questo, ottiene anche che non possa vincere da prigioniero la lotta per la DIMOSTRAZIONE di questi trattamenti.

CLICCARE QUI PER LA PARTE RELATIVA ALLE TESTIMONIANZE DEL DALLA LONGA PER SPIEGARE COME FU SVOLTA L'OPERAZIONE DI AVIANO SOTTO IL PROFILO MILITARE

Successivi riscontri medici: Le TAC del settembre e novembre 2005 attestano alcuni corpi estranei non di natura anatomica o patologica, come riscontrato anche dal primario ORL di Mirano (Ve), ma anche dopo una refertazione radiologica di un primario radiologo di un Ospedale Veneto (aprile 2007), a parte alcuni articoli sulla stampa locale, cala il silenzio nazionale sulla vicenda.

Fondazione e lotte dell'AVae-m: progressivamente crescono i cittadini italiani-e che si rivolgono a Paolo, nasce l'AVae-m, viene pubblicato un secondo libro (dopo quello dell'associazione AISJCA di Torino) che denuncia queste pratiche, si svolgono una quindicina di assemblee (marzo-giugno 2006) in altrettante città italiane con Paolo ed altri relatori, successivamente Paolo effettua un altro sciopero della fame per ottenere il passaporto NON trovando alcun medico disponibile, ed il colmo è che Russo Spena ed altri fanno un appello perché possa andare ad operarsi all'estero, MA NESSUNO gli trova un medico chirurgo disponibile in Italia. Durante questo nuovo sciopero della fame di Paolo (22 settembre-5 dicembre 2006) viene fatto un sit-in a Montecitorio dall'AVae-m ed altre realtà solidali (Autonomia del Lazio, Anarchici). Altri sit-in organizzati dal circuito internazionale cui aderisce l'AVae-m, vengono fatti a Strasburgo nel luglio 2008, senza alcun riscontro in Italia nei giornali né quello del 2006 né quelli del 2008. Medicina Democratica ed Emergency non danno risposta agli appelli ed alla documentazione inviatagli e consegnatagli da Paolo e a quella pubblicata nei siti. Mobilitazioni si svolgono anche per altre Vittime, in particolare per Paola Sbronzeri di Milano, trattata psichiatricamente sin dagli anni '80. Negli anni, si giunge alla comprovazione radiologica in 14 casi, uno dei quali muore nonostante due referti radiologici, senza aver potuto avere una operazione chirurgica, per un tumore al pancreas.

Sabotaggio ai tentativi di Paolo di avere una operazione chirurgica: i tentativi di effettuare questa operazione che vengono fatti fallire riguardano: un ORL a Mirano (Ve), un medico chirurgo a Padova, una clinica in Austria, una clinica nel continente asiatico, Cuba, cui vengono inutilmente inviati tutti i dati clinici sin dal settembre 2007. In tutti questi casi intercorrono delle difficoltà ad effettuare l'operazione. Paolo e l'AVae-m denunciano l'opportunismo parlamentare di Rifondazione sulla legge contro la tortura, precedentemente sabotata da Lega e fascisti di An. Paolo rinuncia per due anni all'assistenza dell'avv.Trupiano a partire dal dicembre 2007 a causa della mancata assistenza chirurgica e della mancata querela per diffamazione contro "Panorama" per i servizietti dell'ottobre 2007 nella campagna contro SLAI Cobas per il sindacato di classe; questa rinunzia quasi certamente è stata prodotta con una abile sublimazione in un momento di stanchezza, che produce una incomprensione tra Paolo e l'avv.Trupiano, solo recentemente composta.

Prosecuzione della battaglia giuridica: La Corte di Appello di Bologna, nel disporre la scarcerazione di Dorigo il 13.3.2006, afferma tra l'altro che l'ordinamento non prevede la tortura e la riduzione in schiavitù. La Corte di Cassazione, il 1.12.2006, rende giudice speciale la CEDU, e afferma che si deve procedere alla revisione. La Corte Costituzionale, nel 2008, dice che manca la legislazione per fare questa revisione processuale. Del resto di nuovo la Corte di Appello di Bologna, il 23.12.2008, rinvia ancora una volta alla Corte Costituzionale. Nel frattempo Dorigo ovviamente (come si vedrà più avanti) non trova lavoro, ha difficoltà di vario genere, non ottiene l'assistenza chirurgica di cui necessita, e rimane in attesa eterna di una revisione senza la quale non potrà avere in alcun modo una riparazione per ingiusta detenzione. Rimane la strada del risarcimento, ma è tutta da esplorare.

Oggi. Ancora una volta sciopero della fame. Oggi per ottenere una operazione chirurgica, un medico disponibile a squarciare il muro di silenzio. In un paese ove ci sono organizzazioni come Medicina Democratica, Emergency, Medici Senza Frontiere, Medici contro la tortura, NON dovrebbe essere impossibile. Eppure ... non è il vento, qui, che soffia ancora.

AVIANO SECONDO DALLA LONGA.

SI DOCUMENTA CHE SI TRATTO' DI UNA RAPINA E DI UN SECONDO ATTO DI TIPO COMPLESSO E MILITARE, NON DI UNA "MOLOTOV CONTRO UN MURETTO".

Prima documentazione

Parte ricostruttiva della istruttoria, nella sentenza di primo grado della Corte di Assise di Udine, ai link:

 

Seconda documentazione

A. Dinamica dei reati contestati agli imputati dal Dalla Longa

accusati e condannati: Dorigo, Berti, e, con funzione di appoggio, Dalla Longa, Clerici

PORDENONE 10.8.1993

POSTEGGIO AUTO NEL PIAZZALE MERCATONE ZETA

PENETRAZIONE NELL'IPERMERCATO

BLOCCO TENTATIVI DI REAZIONE DI UN ADDETTO (testimonianze agli atti)

PRELIEVO CONTANTE DALLE CASSE

FUGA A PIEDI

FUGA IN AUTO (verbali di Dalla Longa e Berti)

CAMBIO AUTO (verbali di Dalla Longa e Berti)

CONTEGGIO DEL DENARO (verbali di Dalla Longa)

 

B. Dinamica dei reati contestati agli imputati dal Dalla Longa

accusati e condannati: Dorigo, Aiosa, Dalla Longa, e con funzioni di appoggio, Laera, Zanchetta, Maiutto

con funzioni di procacciamento, accusati Piacentin, Modolo, Zanin

con funzioni di gestione politica, Pizzarelli -esistenza altri nuclei, in altre città (Dalla Longa elenca quali città)

AVIANO 2.9.1993

PUNTO BASE, circa le 23 (campagne di Nave)

PUNTO DI CARICAMENTO ARMI (cimitero di Budoia) circa le 23,30

PERCORSO DI ATTACCO

circa le 23,50 - 24,10

PENETRAZIONE IN BASE - PRIMO GIRO DI PERLUSTRAZIONE

RIPETUTA PENETRAZIONE IN BASE - SECONDO GIRO DI PERLUSTRAZIONE - (Aviano centro)

ATTACCO CON ARMI CORTE E BOMBA A MANO (caserma "Area 3")

PARTENZA DELL'AUTO E MANCATA RISALITA DI UN UOMO (Aviano centro)

RITORNO SUL POSTO DELL'AUTO, IL TERZO UOMO SI E' ECLISSATO

circa le 24,15

PERCORSO DI RITORNO

PUNTO BASE (campagne di Nave)

CAMBIO AUTO

DIVISIONE DEI PERCORSI DI RITIRO

AZIONI DI NASCONDIMENTO ARMI (vicinanze di Caneve)

CARTINA DELL'AZIONE SULLA BASE DEI VERBALI

Lo schema è attestato dai verbali di Angelo Dalla Longa (19.10.1993, 20.10.1993, 23.10.1993, 4.11.1993, 17.11.1993 (due),20.12.1993) confermati dai delinquenti comuni Ivan Laera, Paolo Zanchetta, Giuliano Piacentin, Nicola Modolo, nonché dagli incensurati Aldo Berti, Maiutto.

 

MOVENTI DELLA TORTURA

Abbiamo quindi dall'analisi dei verbali del Dalla Longa, questi risultati:

Un paio di azioni militanti-militari, non una "molotov" su un muretto.

Armi da guerra clandestine, macchine rubate, scanner, penne pistola.

La azione preventivata secondo il Dalla Longa contro Paolo Cantarella amministratore delegato della Fiat in Torino, come possibile movente delle torture cui è sottoposto il Dorigo.

Il tentativo di Dorigo, secondo il PM, di negare durante l'istruttoria l'esistenza del reato associativo di appartenenza alle BR, (dal Dorigo attuato per impedire al PM più ampie montature come in precedenza avvenuto nel 1985 e 1987 allorquando il fatto di essergli amico era valso l'arresto a molti compagni solo sulla base di indagini dei carabinieri), come possibile movente delle torture cui è sottoposto il Dorigo.

Le domande del PM sulla "boutade" quasi stragistica del Dalla Longa, come possibile movente delle torture cui è sottoposto il Dorigo.

Le affermazioni del Dalla Longa di una struttura compartimentata in varie città, con disponibilità di altre armi, e quindi, visto che il Dorigo potrebbe saperne qualcosa ma il Dalla Longa non sa nulla del Dorigo né a Mestre né a Milano, questo come possibile movente delle torture cui è sottoposto il Dorigo.

Le certezze del Dalla Longa circa i rapporti di Pizzarelli con altri esponenti delle BR, e, visto che il Pizzarelli e il Dorigo secondo Dalla Longa erano uniti da un vincolo preciso, questo come possibile movente delle torture cui è sottoposto il Dorigo.

Il tentativo fallito del PM Fabbro di estendere il processo di Aviano come reato associativo, agli anni dal 1984 in poi anziché dal 1992, fatto all'udienza preliminare del 31.3.1994, come possibile movente delle torture cui è sottoposto il Dorigo.