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aggiornamento 20-09-2006

CONTRO L’AGOSTO DELLA MORTE ALLA ILVA L’IMPEGNO DEI MAOISTI ITALIANI

A TARANTO

Indice

LE RICHIESTE DI SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE A TARANTO

ESPLODE LA LOTTA DELLE IMPRESE DI PULIZIE A TARANTO

BLOCCATO IL PONTE

08-09-2006: Comunicato continua la lotta imprese pulizie 

ILVA-OCCORRE UNA NUOVA PIATTAFORMA

12-09-2006 L’appello del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario a fianco delle Lavoratrici delle

pulizie in lotta 

14-09-2006 Comunicato delle lavoratrici in lotta delle imprese di pulizia (13-9)

ASSEMBLEA LAVORATORI CALL CENTER A TARANTO (15-9)

Incontro con comune e ditte delle pulizie:  NO alla schiavizzazione del lavoro salariato ! (15-9)

Comunicato delle Lavotarici delle ditte delle pulizie (19-9-2006)

 

Comunicato 6-9-2006

L'agosto della morte e infortuni operai all'Ilva di Taranto, hanno
confermato l'analisi che da tempo solo ed essenzialmente lo slai cobas ha
fatto:  abbiamo parlato di 'emergenza ilva' che richiede misure di
emergenza, ma anche quando abbiamo
denunciato "il carattere sistemico degli infortuni e dei morti in Ilva"
cioé che esse dipendono dall'intero sistema di lavoro, organizzazione del
lavoro, comando di fabbrica, relazioni e commistioni sindacali, ricatto
occupazionale
Se non fosse una situazione così grave ci sarebbe quasi da sorridere a
fronte degli strilli e schiamazzi dell'ultima ora, da chi da sempre é in
buoni affari con RIVA
Ma guardiamo più di dentro la situazione
1) i sindacati confederali annunciano il ritiro da tutti i tavoli in
azienda/ provincia/prefettura sulla sicurezza in fabbrica
in merito ai tavoli aziendali, diciamo che era ora !, da sempre li
denunciamo come complici della gestione 'pericolosa' per la vita e la salute
degli operai in fabbrica. Questo comitato aziendale Ilva sindacati é stato
il frutto di una trattativa aziendale inserita nell'integrativo voluta dagli
stessi sindacati confederali per dare una copertura di salvataggio alla
gestione unilaterale dell'azienda
2) circa poi il ritiro dai tavoli in Prefettura e Provincia, qui a dir la
verità si passa da 'cazzi a palazzi'- perché questi tavoli fin'ora sono
stati del tutto impotenti anche per il modo con cui i confederali li hanno
gestiti - in maniera concertativa con istituzioni e ilva - e non operativi e
conflittuali a tutela della effettiva salute e vita dei lavoratori- tanto é
vero, che si sono rigidamende opposti, confederali ed azienda, alla presenza
dello slai cobas in essi uniti dal comune interesse. Sono arrivati a fare
pressioni congiunte sul Prefetto per la nostra esclusione - ora le
segreterie confederali se ne vogliono uscire scaricando di responsabilità le
istituzioni !
Lo slai cobas invece la pensa in maniera opposta e pretende invece che anche
questi tavoli diventino dei 'comitati d'emergenza" per affrontare in termini
di emergenza la situazione - per questo ne richiediamo la convocazione nella
prima decade di settembre e chiamiamo i lavoratori a una manifestazione-
assedio perché questa importazione abbia successo
2) si torna ad attaccare in maniera semplicistica e demagogica gli
Ispettorati del lavoro/asl - facendo finta di non sapere come stanno le cose
- ispettori del lavoro ridotti praticamente a 1/2 unità a fronte di uno dei
più grandi stabilimenti sidergucici del mondo, mezzi dell'ispettorato
ridotti ed inadeguati causa i tagli del Ministero e sopratutto interventi
solo 'post' perché non si vuole andare avanti - da parte degli stessi
sindacati confederali - lungo la proposta sostenuta dallo slai cobas della
postazione permanente in ILVA e/o del pool permenente operativo
3) circa il calendario degli scioperi articolati proposti dal 4 all' 8, non
possiamo che essere d'accordo ma ancora una volta chiediamo quali sono le
richieste ? Su quali proposte precise avvengono questi scioperi  ?
Giusti e necessari gli scioperi, ma il problema più serio, su cui c'é
silenzio e omertà é il comportamento quotidiano della maggior parte dei
delegati RSU confederali e RLS assolutamente inadeguato alla tutela dei
lavoratori, molti delegati cercano solo privilegi personali e permessi
sindacali sotto la regia dei segretari confederali impegnati nella loro
concorrenza reciproca e quindi sono succubi e complici di capi e azienda,
quando non sono decisamente assenti .
Abbiamo parlato ai tempi dei licenziamenti repressivi di 'Rizzo e Battista'
delegati fiom - che due rondini non fanno primavera -
Su questo però si tace, perché c'é interesse a bloccare la presenza dello
slai cobas, che romperebbe i giochi di ruolo che da sempre caratterizzano le
relazioni industriali in ILVA

settembre pensiamo sia un mese chiave per cambiare le cose, se i lavoratori
si mobiliteranno e lo slai cobas farà certamente la sua parte


slai cobas ILVA
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Dopo i 3 gravi infortuni e i 3 licenziamenti

LO SLAI COBAS PRESENTA 7 RICHIESTE:

1. Occorrono da parte della magistratura, dell¹Ispettorato del Lavoro
provvedimenti sanzionatori e dispositivi forti e immediati, senza aspettare
i lunghissimi tempi dei processi; la magistratura faccia pagare a Riva
sanzioni pecuniare altissime i cui soldi vengano investiti in misure di
sicurezza; i 3 licenziamenti vanno annullati e imposto il rientro in
fabbrica dei 3 operai;

2. gli impianti, i reparti a rischio si devono bloccare finchè non ci sono
tutte le misure di sicurezza, ma salvaguardando il lavoro e il salario degli
operai; i ritmi produttivi devono abbassarsi, che sia Riva a perdere una
parte dei suoi altissimi profitti, non gli operai a rischiare la vita;

3. i capi responsabili devono essere immediatamente rimossi dalle loro
funzioni, (come è già successo alla Fincantieri di Palermo), e in primis
proprio DE BIASI che con la sua politica è un incitatore alla illegalità;

4. Occorre che si metta in atto finalmente ciò che noi chiediamo da tempo:
una postazione dell¹Ispettorato del lavoro in Ilva.

5. ripristinare non un coordinamento sulla sicurezza (su tutto e di tutti,
in cui si rischia di fare molte parole e pochi fatti) ma un Comitato con
pieni poteri, chiamando gli Ispettori del Lavoro e della Asl che già operano
e hanno effettiva conoscenza della realtà dell¹Ilva;

6. la Commissione d¹inchiesta parlamentare di cui il pres. della Camera è
tornato a parlare, non deve solo prendere atto di una situazione già
ampiamente conosciuta ma deve servire per imporre interventi concreti;

7. Il Pres. della Regione Vendola deve annullare il Piano d¹intesa con Riva.
Regione, Provincia, Comune devono imporre all¹Ilva, con gli strumenti legali
che hanno a disposizione, l¹adozione immediata di misure di sicurezza e
tutela ambientale, in primis all¹interno della fabbrica.

Per quanto sopra chiediamo un incontro col Sig. Prefetto, possibilmente per
MERCOLEDI¹ 23.

Slai Cobas Ilva Taranto

Per comunicazioni: t/f 099/4792086 - 347/5301704 - cobasta@libero.it

 

 

 

 

esplode la lotta delle lavoratrici e lavoratori delle ditte di pulizia
delle scuole comunali e delle strutture comunali



oggi circa 150 tra lavoratrici e lavoratori delle ditte che attuano la
pulizia delle scuole comunali e delle altre strutture del comune
si sono prima concentrati in via tirrenia ove era in corso l'incontro
per la procedura di mobilità e taglio delle ore a carico di questi
lavoratori
e poi per il mancato accordo sono andati sotto il comune, mentre si
svolgevano gli incontri in prefettura per trovare una soluzione della
vertenza

L'amministrazione comunale retta dal Commissario Blonda ha varato una gara
d'appalto dimezzando i fondi del 50% e quindi imponendo un taglio di ore e
di personale inaccettabile  fondi per 130 ore giornaliere  per 113
lavoratori
significa lavorare un 'ora al giorno ! e per di più solo una parte dei
lavoratori

Il lavoratori respingono nettamente questa situazione e hanno avviato una
lotta dura e ad oltranza
 Lo slai cobas sostiene e organizza questi lavoratori per il il loro
sacrosanto diritto al lavoro e al reddito, ma anche perché scuole ed
edifici pubblici comunali siano realmente puliti

Non si può scaricare la crisi comunale causata da cattiva amministrazione e
ruberie sui lavoratori che hanno solo questo reddito con famiglie spesso
numerose e i cittadini utenti di scuola e servizi

La lotta quindi continua fino a risultati concreti
si invitano tutto il movimento sindacale, la cittadinanza, la pubblica
opeinione a sostenere questa lotta




slai cobas taranto
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comunicato

 Bloccato il ponte



come era ragionevole prevedere i lavoratori delle ditte di pulizia impegnati negli asili e scuole comunali e negli altri edifici scolastici hanno proseguito anche oggi nella loro lotta prima con un presidio sotto la prefettura, organizzato dai confederali, e con un presidio sotto il comune spontaneamente organizzato dai lavoratori e lavoratrici facenti riferimenti allo slai cobas

 E' forte l'esasperazione che nasce da un bisogno di lavoro e reddito che non può essere non riconosciuto da comune, prefettura, aziende ecittadinanza in genere.

Non si può accettare che un lavoro precario e a a basso reddito venga ulteriormente tagliato e penalizzato
Ne può essere accettata una ignobile guerra tra poveri

occorre trovare una soluzione che permetta a tutti questi lavoratori in gran parte peraltro lavoratrici di continuare a lavorare un numero di ore adeguato e a percepire almeno  il salario che attualmente percepiscono

chiediamo l'intervento dellla provincia in affiancamento al comune
chiediamo l'intervento del provveditorato scolastico, dato che per quanto comunali sempre di scuola si tratti



auspichiamo un tavolo generale con tutte le istituzioni e tutte le OO.SS per trovare una soluzione


E' ben chiaro che lo slai cobas appoggia e sviluppa tutte le forme di lotta di massa necessaria per tutelare il diritto primario in questa occasione il diritto al lavoro, alla vita, la dignità e il rispetto dei lavoratori.



slai cobas Taranto
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CONTINUA LA LOTTA DELLE LAVORATRICI-LAVORATORI DELLE PULIZIE

 

continua anche oggi la lotta delle lavoratrici e lavoratori delle ditte di
pulizie Polignano Vega Bolognini impegnati nelle scuole comunali e negli
asili

il blocco del ponte e le altre iniziative in corso non hanno certo lo scopo
di creare disagi ai cittadini, ma quello di affermare un diritto primario
che in questa città viene calpestato
il diritto al lavoro dignitoso per mantenere una famiglia - invece qui si
rende ancora più precario e ancora a più basso salario un lavoro già
precario e a basso salario - si vorrebbe far lavorare 113 lavoratori 1 ora
al giorno
nello stesso tempo si vogliono scuole e asili sporchi facendo ricadere sui
bambini e le famiglie il costo della cattiva amministrazione e del malaffare
che hanno portato la amministrazione comunale allo stato attuale
poi ci si lamenta se un centinaio di donne lavoratrici bloccano per alcune
ore il ponte - si strilla alla città sotto sequestro  ! -

Questa città dovrebbe essere paralizzata ad oltranza in tutte le sue strade
e uffici finché i diritti dei lavoratori, precari e disoccupati non vengono
affermati, finche politici e amministratori non vengono cacciati e
processati, finche lavoro, diritti, salute, dignità non vengono affermati

la lotta delle lavoratrici delle ditte di pulizia, come quella deggli operai
Ilva segna un risveglio e una volontà di cambiamento necessario e urgente
di soluzioni subito, di una emergenza che affrontata con misure di emergenza

Partiti di centrodestra che forniscono fior di avvocati ai loro galoppini
arricchiti con stipendi d'oro e ruberie e appalti tutti sotto inchiesta
partiti di centro sinistra impegnati in un grottesco e ridicolo dibattito su
chi dovrebbe fare il sindaco, personaggi mai visti in una sola lotta dei
lavoratori, mai a fianco dei loro diritti
onorevoli e deputati che non si vedono mai a una lotta concreta, ma se ne
fanno belli sulle pagine dei giornali

i lavoratori hanno problemi e bisogni che trovano sovente solo nello slai
cobas una loro voce e organizzazione e noi vogliamo che questo movimento
cresca e segni un grande salto nella partecipazione di massa  per spazzare
via lo stato di cose presenti
Non sono in discussione soltanto due o tre ore in più di lavoro
indispensabili per vivere sono in discussione  anche che vogliamo che sia
questa città, che peso debbono avere i bisogni e i diritti dei lavoratori

soluzioni subito per i lavoratori in lotta !

slai cobas taranto
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Occorre una nuova piattaforma aziendale e un nuovo modo di fare sindacato
in fabbrica


lo sciopero dei lavoratori e il blocco delle strade continua
la partecipazione dei lavoratori non é certo totale, ma i settori in
sciopero rappresentano gli interessi di tutti i lavoratori
lo slai cobas appoggia questo sciopero , come sempre quando i lavoratori
sono in lotta
ma da giorni nessuno risponde esattamente alla nostra domanda quali sono le
richieste concrete che i sindacati confederali fanno ?
quello che si capisce é che si vuole riaprire una trattativa, che fin'ora
Riva nega, su sicurezza e altre questioni aziendali
ma perché quando queste trattative ci sono state, i sindacati confederali
non hanno ottenuto niente ?
Non possiamo dimenticare che questa situazione é figlia di un accordo
integrativo firmato da ilva e sindacati confederali, che fu salutato come
grande vittoria dai sindacati confederali e che conteneva il famigerato
comitato della sicurezza, che ha accompagnato come strumento di copertura di
riva la ultima catena di morti e infortuni e le questione della revisione
dell'inquadramento, che non hanno trovato nessuna soluzione per la
maggioranza dei lavoratori
Ora non si può tornare a un film già visto
occorre una nuova piattaforma aziendale e un nuovo modo di fare sindacato,
che solo la presenza e il rafforzamento dello slai cobas può assicurare
dopo gli attuali scioperi in corso toccherà a noi porre ai lavoratori le
questioni e vedremo se in questa fabbrica si arriverà finalmente al momento
di fare sul serio

slai cobas ilva taranto
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12-09-2006

Il Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario

chiama tutte le lavoratrici, le donne di Taranto ad appoggiare la forte
lotta che le lavoratrici delle ditte di pulizia comunali stanno portando
avanti dagli inizi di settembre, con presidi, blocchi stradali, blocco del
ponte girevole, tenda in piazza, ecc.

Il pesante attacco alle ore di lavoro  e al salario portato avanti dal
Comune colpisce doppiamente le donne sia come lavoratrici sia scaricando su
di loro il peggioramento dei servizi sociali.
Vengono drasticamente tagliate le ore di lavoro in uno dei pochi settori in
cui la stragrande maggioranza sono donne, considerando di fatto secondaria
l¹occupazione delle donne perchè potrebbero più facilmente tornare a casa ad
occuparsi solo della famiglia.

Ma le lavoratrici nelle lotte stanno dimostrando non solo che a casa non ci
possono e vogliono tornare, ma che portano la loro condizione familiare con
forza dentro la lotta ­ i bambini partecipano alla protesta, agli incontri -
per rafforzare le ragioni di ribellione; e dall'altro portano la lotta
dentro la loro condizione familiare ­ delle donne che dirigono i blocchi
come possono poi accettare di essere sottomesse ai mariti? -, le lavoratrici
lasciano per intere giornate le loro famiglie perché scoprono nel loro
protagonismo di lotta l¹unica strada per difendere il futuro loro e dei loro
figli.

Nella lotta le lavoratrici si dimostrano anche le più accese ³femministe²:
dirigono i lavoratori maschi, sono orgogliose della forza che come donne
esprimono, rivendicano la loro maggiore determinazione, e sfidano
apertamente rappresentanti istituzionali, politici, poliziotti, giornalisti
televisivi, ecc.

Ed è così che dalla doppia oppressione emerge una doppia ribellione.
Questa ribellione delle lavoratrici sta preoccupando tutti i rappresentanti
del potere borghese e alla fine deve vincere.

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
Mfpr@libero.it

 

 

 

COMUNICATO SUI FATTI DEL 13 settembre DELLE LAVORATRICI IN LOTTA DELLE IMPRESE DI PULIZIA

Comunicato stampa
ieri sera  una folta delegazione di lavoratrici e lavoratori delle ditte di
pulizia hanno volantinato per il centro cittadino per informare i cittadini
sulla loro vertenza e per invitare all¹odierna
assemblea popolare che si terrà alle 18
in piazza castello
il volantinaggio con alcune locandine informative e di denuncia é stato
esteso anche a via giovinazzi sotto quella che é risultata essere la casa
dell¹ex-sindaco DiBello. L¹iniziativa ha voluto mettere in evidenza le gravi
responsabilità della signora in questione e della sua giunta
-lavoratori in mezzo alla strada
-comune in dissesto
-stipendi d¹oro e corruzione
- feste personali con lusso e sfarzo
occorre dire basta e far sentire forte la protesta popolare
paghi la crisi  chi la ha provocata e ne ha tratto vantaggi


 Nella assemblea popolare di oggi a cui abbiamo pubblicamente invitato
i lavoratori impegnati nelle vertenze con il comune e con le società
partecipate, i cittadini interessati
le forze politiche e sociali che vogliano insieme ai lavoratori affrontare
l¹emergenza precarietà, lavoro, bassi salari, tagli servizi sociali, scuola
e caroscuola  porteremo la proposta di un Comitato popolare d¹emergenza
 che svilupperà la lotta ma anche nuove iniziative del genere che
simbolicamente sono state attuate ieri sera
la stampa e TV sono invitate


le lavoratrici e i lavoratori ditte di pulizie
slai cobas taranto
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15-9-2006

ASSEMBLEE DEI LAVORATORI CALL CENTER – indette da SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE TARANTO

 

Più di 500 lavoratori, la maggiorparte giovani e donne, del Call Center
Teleperformance di Taranto
(che occupa 1500 lavoratori), hanno partecipato
giovedì 14 nel 1° e 2° turno alle assemblee indette all'interno dell'azienda
per la prima volta dallo slai cobas.

Sono state assemblee fatte in un clima vivace, di alta attenzione,
interesse, con lavoratori che dopo l'intervento della rappresentante esterna
dello slai cobas, hanno posto domande, fatto interventi, denunciato le
condizioni di lavoro, molto subordinate! (proprio giovedì l'azienda aveva
allungato improvvisamente di mezz'ora, fino alle 22, il turno pomeridiano),
hanno fatto proposte su cosa fare sia in termini organizzativi che di avvio
della vertenza per la trasformazione di tutti i contratti a progetto (senza
la fasulla distinzione tra in bound e out bound) in contratti di lavoro
dipendente.
Sia al mattino che alla sera si è andati oltre l'ora autorizzata per
l'assemblea. Nel clima vivace che si è creato, alcune lavoratrici hanno
anche proposto di non riprendere il lavoro dopo l'assemblea per protestare
subito contro l'allungamento dell'orario di lavoro - questo non è avvenuto,
ma i lavoratori hanno utilizzato ampiamente il recupero della "pausa" non
fatta per l'assemblea, riprendendo così il lavoro molto più tardi (con
grande disappunto della direzione aziendale - alla faccia dello sbandierato
"lavoro autonomo").

I lavoratori nelle assemblee hanno notato la differenza dello slai cobas dai
sindacati confederali, sia perchè unisce le parole ai fatti, sia perchè fa
degli stessi lavoratori i protagonisti diretti della mobilitazione, delle
decisioni e della trattativa.

Nelle assemblee si è decisa la costituzione di un comitato con un
rappresentante per gruppi di lavoro deciso dai lavoratori e una raccolta di
firme interna per verificare la volontà dei lavoratori di avviare la
vertenza.

Il prossimo appuntamento è per GIOVEDI' 21 settembre per avviare
concretamente la vertenza.


SLAI COBAS TARANTO
15.9.06

 

Comunicato incontro con le ditte delle pulizie ed il comune.  Proposte insufficienti della controparte.

NO ALLA SCHIAVIZZAZIONE DEL LAVORO SALARIATO

COMUNICATO STAMPA

Grazie alla lotta che dura ormai da due settimane con varie e dure
iniziative tutti i giorni, delle lavoratrici delle pulizie comunali, oggi
l¹Amministrazione comunale nell¹incontro con lo slai cobas, presenti le
ditte Polignano, Vega, Bolognini, ha comunicato che passa dalla decisione
iniziale (presentata come irremovibile) di ridurre a 1 ora al giorno il
lavoro, a 2 ore e 20 minuti al giorno, e ha detto che poi avvierà incontri
con la Prefettura, la Regione, e iniziative verso il governo affinchè
possano trovarsi eventuali ³fondi straordinari² da utilizzare anche per
aumentare l¹orario.

MA QUESTO PICCOLO AUMENTO NON PUO¹ ASSOLUTAMENTE BASTARE!

LE LAVORATRICI DELLO SLAI COBAS HANNO RIBADITO CHE NON FIRMERANNO NESSUN
ACCORDO CHE RIDUCA COMUNQUE LE ATTUALI GIA¹ POCHE 4/3 ORE DI LAVORO AL
GIORNO.
Hanno quindi chiesto al Comune un ulteriore sforzo di reperimento fondi, che
le Ditte si accollino l¹onere di mantenere le ore attuali in questi mesi,
mentre si avvii subito un Tavolo con tutte le parti istituzionali, e con la
presenza delle ditte e della rappresentanza dei lavoratori, per il
reperimento dei ³Fondi straordinari², che, altrimenti, resterebbero solo
vaghe promesse utili solo a far accettare alle lavoratrici le 2 ore e 20.

Ma, mentre le Ditte esprimevano una loro disponibilità a questa nostra
proposta, ci siamo trovati di fronte a un rifiuto assoluto da parte della
Dr.ssa Di Stani del Comune.

Nell¹incontro inoltre i lavoratori dello slai cobas hanno posto:
- il pagamento dei giorni di lavoro persi a partire dal 1° settembre;
- il ritiro immediato da parte delle Ditte delle lettere di licenziamento
che oggi, in trattativa ancora in corso, stanno cominciando ad arrivare e
che suonano estremamente ricattatorie verso i lavoratori: o accettano
l¹orario di lavoro indicato dal Comune o il licenziamento diventa esecutivo;
- una esplicita diffida a Comune e Ditte a sostituire i lavoratori che
continuano la lotta con altri lavoratori per far iniziare comunque gli asili
e le scuole materne lunedì 18.

LA LOTTA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DELLE PULIZIE COMUNALI PERTANTO
CONTINUA!
L¹APPUNTAMENTO PER TUTTI E¹ PER LUNEDI¹ 18 ALLE ORE 10,30 SOTTO LA
PREFETTURA.

Infine c¹è da dire che cosa hanno deciso cgil, cisl, uil, ugl nell¹incontro
fatto sempre in mattinata, non lo sanno neanche i loro iscritti, benché già
in questi giorni circolavano ³consigli² ai lavoratori da parte dei segretari
confederali di firmare la riduzione d¹orario.

LO SLAI COBAS CHIAMA TUTTI I LAVORATORI AD ESSERE COMPATTI E A NON FARSI
RICATTARE, QUESTI GIORNI HANNO DIMOSTRATO CHE UNITI NELLA LOTTA SI POSSONO
OTTENERE DEI RISULTATI.

Le lavoratrici e i lavoratori pulizie comunali - SLAI COBAS

TA. 15.9.06

 

 

 

SOLO LA LOTTA DELLE LAVORATRICI DELLO SLAI COBAS HA PERMESSO DEI PASSI IN AVANTI - E LA LOTTA CONTINUA!

Le lavoratrici delle pulizie comunali dello slai cobas riuniti in assemblea
martedì 19/9, precisano e comunicano le nuove iniziative:

1) l'ultimo esito della mobilitazione (2,20, per i lavoratori prima a 3 ore
e 3 ore per quelli prima a 4 ore) è frutto soltanto della mobilitazione
forte delle lavoratrici con lo slai cobas, fatta per più di 15 giorni
ininterrottamente. Tutti: dal Comune che aveva dichiarato assolutamente
immodificabile il taglio che portava a solo 1 ora al giorno di lavoro, ai
Sindacati confederali che parlavano già di "ammortizzatori sociali" e mentre
i lav. dello slai cobas occupavano strade, ponte, ecc., dicevano ai loro
iscritti di andare a casa che ci pensavano loro con gli incontri, tutti
avevano di fatto chiusa la vicenda. I lavoratori dei cobas l'hanno mantenuta
aperta, hanno resistito e hanno ottenuto più ore per tutti i lavoratori.

2) i lavoratori hanno sottoscritto il nuovo orario di lavoro, non per
accettazione della riduzione d¹orario ivi contenuta, bensì per difendere il
posto di lavoro ed evitare i licenziamenti già comunicati dalle Ditte;
di conseguenza, CONTINUANO LA MOBILITAZIONE al fine di arrivare al più
presto possibile alle precedenti 3 e 4 ore, attraverso un intervento da
parte della Regione, del Governo, o fondi straordinari del Comune, o
integrazione da parte delle Ditte, E PER IL 6 OTTOBRE INDICONO UNA NUOVA
MANIFESTAZIONE!
Nella stessa data chiedono un primo incontro di verifica (con le ditte e il
Comune).

3) Mentre attendono l¹esito dell¹iniziativa del Prefetto verso Regione e
Ministero della P.I., richiesta dallo slai cobas nell¹incontro di lunedì
u.s. e avviata già dal giorno dopo, come comunicatoci dallo stesso Prefetto.
LO SLAI COBAS OGGI STESSO HA CHIESTO INCONTRI DIRETTI nei prossimi giorni
CON L'ASS. GENTILE DELLA REGIONE (che ha parlato di possibilità di impiego
di 13 milioni per gli asili), COL MIN. DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE (che ha "un
miliardo alle scuole anche per le pulizie), CON IL PRES. FLORIDO (che si è
impegnato a verificare soluzioni alternative).

4) in merito alla richiesta già formulata nell¹incontro in prefettura del
18/9 circa il pagamento delle giornate di lavoro perse (dal 1° al 18
settembre c.a.), e alla disponibilità manifestata dal legale delle Ditte di
verificare la corresponsione di una importo forfettario, le lavoratrici
CHIEDONO un incontro con le Ditte per martedì 26/9;

5) si ribadisce che nel mese di dicembre 06 non devono esserci giornate di
sospensione lavorativa, al fine di non penalizzare ulteriormente i
lavoratori.

6) si ribadisce, infine, che va scongiurato un nuovo intervento di riduzione
di ore per i lavoratori delle pulizie delle strutture comunali (uffici, uff.
giudiziari, cimitero, bagni, ecc.), perchè questo malaugurato provvedimento
scatenerebbe inevitabilmente e immediatamente una lotta/protesta come e più
ampia di quella dei giorni scorsi.

SLAI COBAS TARANTO

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